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Andrea Bertelli: quando una professione ti entra nel cuore

Storie al bar è uno spazio dedicato a voi barman e baristi che da sempre lavorate dietro al bancone e a stretto contatto col cliente. Oggi, per Storie al bar, vi presentiamo la storia di Andrea Bertelli, un professionista che del suo lavoro ha fatto una passione di vita, che gli è entrata nel cuore. 

Storie al bar nasce da un’idea di Peppino Manzi. Da molto tempo Peppino aveva in mente questo progetto per dar voce ai suoi ex giovani apprendisti barman del Cluny Piano American Bar e ai suoi ex allievi di scuola divenuti poi professionisti, poi aperto anche a tutti i barman, che potessero ricordare i primi anni della loro carriera delle vostre storie, delle vostre esperienze e lanciare un messaggio d’incoraggiamento ai giovani futuri barman.

“Quante volte mi sono incontrato con amici e colleghi, in occasioni di riunioni e cene di lavoro e gira che ti rigira, alla fine si parla quasi sempre dei momenti più belli che abbiamo vissuto durante la nostra carriera di Barman, dei posti di lavoro che abbiamo occupato, dei nostri viaggi e le tantissime persone che abbiamo avuto modo di conoscere, anche molto importanti e alla fine si conclude sempre dicendo “Potremmo scrivere un libro”

La splendida idea di Peppino Manzi, ci ha dato la possibilità, di raccontare storie che racchiuse nella nostra professione, sicuramente ci aiuteranno a motivare le nuove generazioni ad avvicinarsi a questa splendida professione.

Nella vita come dice sempre uno dei miei più cari amici e collega Giancarlo Raschi, bisogna avere anche un pizzico di fortuna. Si è vero, ma sono fermamente convinto, che bisogna anche essere determinati per raggiungere certi obiettivi.

La mia carriera professionale inizia come tanti altri colleghi, con la scuola Alberghiera o centri di formazione Professionali.

Io ho iniziato a 17 anni frequentando un C.F.P. nel 1974 a Rimini, all’Hotel Palace gestito allora dall’E.N.A.L.C.

Erano corsi di formazione professionali della durata di due anni.

Io residente in provincia di Ferrara, ho avuto la possibilità di avere vitto e alloggio settimanale dal lunedì al venerdì.

Per me, è stata la prima volta lontano da casa, sentivo una grande nostalgia, per questo mi ero ripromesso, di fare solamente il primo anno di scuola e una stagione estiva per riprendere il danaro che i miei genitori avevano speso per mandarmi al corso.

Piano piano ho iniziato ad abituarmi e con la grande professionalità dei miei insegnanti di sala – bar cominciavo a sentire la passione per questo lavoro. Ho avuto una grande fortuna di incontrare un grande Maître D’Hotel, Giulio Turchini, che poi negli anni duemila ho rincontrato come collega.

Alla fine del primo anno scolastico, però qualcuno mi ha cambiato la vita: una delegazione della società di Navigazione Costa Armatori si è presentata a scuola, per selezionare allievi del primo anno per portarli a Rapallo, per fargli fare il secondo nella loro scuola per la formazione del personale di Bordo.

È proprio vero, che, ogni persona che si incontra può cambiare il percorso della nostra vita.

Non ho esitato ad accettare, dei 120 alunni che frequentavano il 1° corso abbiamo accettato solo in tre allievi.

Finita la mia prima stagione estiva all’Hotel Mediterraneo di Riccione, sono partito per Rapallo, ero al settimo cielo, nella presentazione del corso parlavano di viaggi, crociere in torno al mondo e la possibilità di conoscere gusti e usanze a livello mondiale.

La scuola di Rimini e la prima stagione in Hotel mi avevano dato una buona base, per questo mi sono inserito bene anche presso la scuola di Costa Crociere.

Un percorso scolastico molto completo, per conoscere tutti i reparti dell’Hotel e delle navi da Crociera, ma anche con tante regole per la disciplina. Il nostro direttore Sergio Malfatti, di origine Toscana, ci voleva sempre in giacca e cravatta in aula, durante le lezioni pratiche, ed anche quando uscivamo “in libera uscita”, sì come a militare, perché il personale di bordo anche se opera nel reparto ristorazione detto “di Camera” deve rispettare le regole della legge del Mare.

Erano gli anni 70, si usava portare i capelli lunghi, al nostro Direttore non garbavano molto, un giorno dopo tanta insistenza per farceli tagliare, si è spazientito e senza dirci niente ha fatto venire a scuola 4 barbieri, e mentre eravamo in aula, quattro alla volta in un’altra stanza c’hanno quasi rasati.

Con questo gesto mi è crollato il mondo addosso, tanto da chiedere un incontro con il Direttore per dirgli che non volevo più continuare in quella scuola. Lui mi ha lasciato parlare e con serenità togliendosi gli occhiali mi ha detto; “vede sig. Bertelli, lei pensa che oggi io le ho fatto del male, ma in futuro si renderà conto che le ho fatto del bene”, se lei se ne va a me dispiace, perché lei potrà diventare un bravo professionista. Ho continuato e devo dire “Grazie Direttore”.

In Costa Crociere, il mio primo imbarco l’ho fatto a 18 Anni e ho continuato fino a 26 anni. Ho visto i mari più belli al mondo, ho fatto la Crociera dei Miliardari di 3 mesi nel 1977 intorno al modo, ho lavorato nei Caraibi, Nord, Centro e Sud America, Europa, Nord Africa. Ho lavorato in diversi imbarchi, con Henry Senoner, Silvano Palli, Cesare Sisino, tutti grandi Barman con una lunga carriera, con quali ho potuto crescere professionalmente, imparando Lingue straniere, tipi di servizi al bar e in sala ristorante, galateo e un’infinità di drink dell’American Bar e cocktail tropicali.

In questi anni nonostante operavo all’estero, dei colleghi mi avevano parlato di un’associazione Italiana di Barman, che racchiudeva tutti i migliori Barman nazionali A.I.B.E.S., che ho cominciato a farne parte nel 1987, facendo concorsi di Cocktail, per poi essere eletto nel 2017 Consigliere e Vice presidente Nazionale.

In quest’occasione ho conosciuto Peppino Manzi, grande professionista e persona di grande sensibilità. Non ho perso l’occasione di acquistare e studiare con il suo libro; “Il Manuale del Barman” che per noi giovani Barman era la “Bibbia”

Finito il periodo delle crociere, ho continuato nei Villaggi Turistici con il Club Vacanze di Milano per 7 anni in Italia, Maldive, Kenya, Seychelles, Caraibi. Con questa società ho svolto attività di capo servizio nel reparto bar che in ristorante.

All’inizio degli anni 90 sono rientrato in Italia, e insieme a colleghi Barman della riviera Romagnola, abbiamo fondato l’U.B.S.M. Unione Barman San Marino, dove ho coperto il ruolo di Consigliere e successivo Vice Presidente.

A fine anni 90, avendo maturato un buon Curriculum, ho potuto, con un attestato di Formatore per Formatori rilasciato dall’Ecole Hotellerie di Losanna, considerata la migliore scuola di Management Alberghiero al mondo a svolgere attività di Formazione professionale di F&B Management in Istituti Alberghieri, Centri di Formazione Professionali, Enti di Formazione a livello Nazionale e Internazionali per la Comunità Europea e Master di Management Alberghiero per l’Università di Sassari.

In quel periodo, entrando nel settore della didattica, sono stato contattato dall’Ente di Formazione I.A.L. Emilia Romagna che in collaborazione con E.B.N.T., C.S.T. di Assisi, Accademia di Commercio e Turismo, doveva realizzare il primo CD per la formazione a distanza per la qualifica di Food & Beverage Manager, da presentare a livello Nazionale.

Per loro, in collaborazione con un bravo Chef, Maurizio Paolo Leonardi, mi sono occupato della stesura dei contenuti del CD ed è stata un’esperienza nuova che mi ha dato grande soddisfazione e molta notorietà.

Ho continuato a collaborare come consulente della ristorazione e Food & Beverage Manager in Hotel 4 e 5 stelle in riviera Adriatica, al Grand Hotel Terme di Castrocaro. (FC), bellissima struttura della nostra storia Italiana del 1938 e Start Up aziendali in Italia, Hong Kong, Singapore.

Svolgendo queste attività, ho avuto l’onore e la grande soddisfazione di essere coinvolto per servizi di ristorazione alla presenza di ospiti molto speciali, del mondo dello spettacolo, politici e sua Santità Papa Francesco.

Un consiglio ai giovani che vogliono intraprendere questa professione: cercate di lavorare con chi vi possa essere maestro di professione e di vita. Arricchitevi sempre di cultura, imparando le lingue, la merceologia dei prodotti che trattate, il management e prefiggetevi degli obiettivi da raggiungere.

Per terminare, vi elenco i miei cocktail preferiti:

Aperitivi: Americano e Gibson
Digestivi: Stinger e Black Russian
Long Drink: Gin Tonic

Il mio Long Drink che consiglio ai miei Ospiti: SINGAPORE SLING

Singapore Sling          

3 cl Gin
1,5 cl Cherry Heering
07,5 cl Couitreau
07,5 cl DOM Benedectine
1 cl Sciroppo di Granatina
1,5 cl Succo di Lime
12 cl Succo di Ananas
1 Goccia di Bitter Angostura

PREPARAZIONE

Shakerare con ghiaccio a cubetti gli ingredienti, versare il contenuto nel bicchiere tumbler. Decorare con uno spicchio di ananas e ciliegina rossa.

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Questa rubrica vuole essere una sorta di contenitore delle vostre storie di vita ed anche delle vostre ricette più importanti. Di volta in volta daremo spazio ad un barman che racconterà la propria storia umana e professionale e che ci dirà, con un aforisma, il suo modo di vedere questa straordinaria professione.

Gli articoli saranno pubblicati qui su bar.it

Per ogni articolo, appunto, troverete foto del barman aforisma e una sua ricetta “cavallo di battaglia”. Alla fine di questo percorso, raccoglieremo tutte queste esperienze in un volume: “Storie al Bar” e-book e cartaceo.

Se volete raccontare anche voi la vostra storia e la vostra carriera, potete inviare una mail a bar@bar.it indicando come oggetto Storie al bar. Ricordate di:

Indicare nome e cognome, luogo di provenienza;
Allegare il file con le domande a cui rispondere per realizzare l’articolo (POTETE SCARICARE IL FILE QUI)
Scrivere l’aforisma che vi rappresenta
Allegare una o più foto che vi rappresentano negli anni di lavoro
ricetta e spiegazione di un vostro cocktail con relativa foto

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