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Antonio Pitucci, 50 anni di vita vissuta al Bar

Storie al bar è uno spazio dedicato a voi barman e baristi che da sempre lavorate dietro al bancone e a stretto contatto col cliente. Oggi, per Storie al bar, vi presentiamo la storia di Antonio Pitucci, che ci racconta mezzo secolo di eventi ed esperienze dietro al bancone.

Storie al bar nasce da un’idea di Peppino Manzi. Da molto tempo Peppino aveva in mente questo progetto per dar voce ai suoi ex giovani apprendisti barman del Cluny Piano American Bar e ai suoi ex allievi di scuola divenuti poi professionisti, poi aperto anche a tutti i barman, che potessero ricordare i primi anni della loro carriera delle vostre storie, delle vostre esperienze e lanciare un messaggio d’incoraggiamento ai giovani futuri barman.

“Arrivato a 72 anni ed essendo in pensione se guardo indietro al mio vissuto, rivedo le soddisfazioni personali che ho ricevuto dai vari datori di lavoro e dai clienti con i quali sono venuto a contatto.

Un consiglio per voi giovani che siate interessati ad intraprendere la carriera del Barman è quella di frequentare una Scuola Alberghiera che vi darà le basi per poter affrontare il mondo del lavoro e sfociare in tante opportunità di impiego: lavorare sulle navi da crociera, sugli aerei e negli Alberghi di tutto il mondo, traendone importanti soddisfazioni economiche. Lavorando con il Barman Luciano Trevisani, mi ha sollecitato a fare l’esame da Barman per poter entrare a far parte dell’Associazione “AIBES” e partecipare ai vari concorsi che venivano indetti. Attraverso le mie esperienze, posso dirvi che questa preparazione è stata fondamentale perché’ ho ricevuto degli insegnamenti che mi hanno portato ad inserirmi nel mondo del lavoro senza nessuna difficoltà

La mia storia lavorativa inizia nel paese dove sono nato (Lanciano Ch) nel Bar Imperiale, correva l’anno 1965.
Successivamente nell’estate del 1966, andai a lavorare al Jolly Hotel di Pescara. Nell’ottobre dello stesso anno, previa domanda, fui accettato per frequentare la Scuola Alberghiera di Ascoli Piceno a convitto. Il corso aveva una durata di 2 anni. Vi racconto alcuni aneddoti: inizialmente gli iscritti furono 120, dopo un mese restammo in 60, il motivo? La vita che si svolgeva era paragonabile a quella militare, con solo 2 ore di libera uscita e tanta….tanta disciplina. La giornata era così cadenzata: alle ore 7 sveglia, cubo del letto, subentrava il controllore che qualora trovava dei difetti l’allievo veniva punito con 3 giorni di lavaggio (a mano) dei pentoloni dei cuochi……..(non vi dico lo sfottò).

Una sera che eravamo di servizio al lavaggio dei piatti (a mano) perché’ non c’era la lavastoviglie, passò il Maître a controllare il nostro operato, prese un piatto, lo guardo in trasparenza e vedendo che non era stato lavato bene, ci fece rilavare i 600 piatti, pertanto le 2 ore di libertà sfumarono. Il programma di insegnamento comprendeva un giorno di studio delle varie materie e un giorno di lavoro. Il giorno di lavoro, consisteva con un programma stabilito così diversificato: apparecchiare la tavola, servire il pranzo agli allievi e tutti i vari servizi del Ristorante, poi si passava al Bar per imparare la mice en place e tutte le attrezzature e i vari prodotti da utilizzare.

Alla fine dei 2 anni si conseguiva il diploma. Il Direttore della scuola ricevette 3.000 offerte di lavoro che ci sottopose. L’offerta che mi fu congeniale fu quella dell’Hotel Waldstatterhof di Brunnen (Svizzera 1968). L’anno successivo 1969, fui assunto all’Hotel Europa di Montreaux (Svizzera). Nel corso di queste due esperienze lavorative ebbi l’opportunità di approfondire le lingue inglese e francese che avevo studiato alla Scuola Alberghiera. Anno 1970 per motivi familiari tornai in Italia, la mia famiglia si era trasferita a Bologna. Iniziai a lavorare al “Mitico Roxy Bar”, era Direttore Signor Corrado Finelli, che mi ha plasmato, trasmettendomi la sua classe e l’estrema conoscenza del mestiere. In quella occasione conobbi Luciano Trevisani e diventammo amici di vita e di lavoro.

 

Anno 1972 trovai lavoro al Joker Jolly Night Club dove ebbi l’occasione di conoscere tanti personaggi dello spettacolo ed inoltre il collega Giorgio Guida che nel 1976 vinse il Campionato del Mondo.

Anno 1973 trovai da lavorare al Ristorante la Capannina (di Giorgio e Renato). In seguito fu acquisito dal Play Boy Paolo Pazzaglia, che trasformò il locale in Ristorante e Discoteca, avendo tra gli ospiti famosi personaggi del mondo del cinema (Barbara Bouquette, Corinne Clery ecc…ecc…). Anno 1977 Black Shadow Night Club di Paolo Bacilieri, reso famoso per la partecipazione alla trasmissione televisiva “Il Musichiere” di Mario Riva, cantando la sigla “Domenica e sempre Domenica”. A tarda sera si esibiva cantando canzoni di Frank Sinatra accompagnato al Pianoforte da Giulio Di Nola, in alcune serate era ospite Nino Castorina del Ristorante “I Notai” che duettava con lui. Anno 1979 Shilling Club di Modena, considerato uno dei Night Club piu’ belli d’Italia, con spettacoli internazionali. In questo locale conobbi il Barman Romolo Priori, che divenne un grande amico e collega. Anno 1981 Luciano Trevisani ed io, prendemmo in Gestione il Polotel di San Felice sul Panaro (Modena). Con Luciano abbiamo avuto una sintonia lavorativa e di amicizia (quest’ultima si è rafforzata nel tempo ed è ancora viva).

Anno 1983 Discoteca Club di Milano Marittima, locale prestigioso, con clienti importanti. Al pomeriggio si faceva la mise en place per la serata, alle ore 18,30 – 19,00 ci recavamo al Cluny Bar da Peppino Manzi, non solo per gustare un ottimo aperitivo, ma per “rubare” il mestiere dal Maestro Peppino, che per noi giovani era considerato il nostro punto di riferimento. In seguito ho comperato il suo libro “Il Manuale del Barman” che per noi era come la Bibbia.

Anno 1984 Palazzo Lupari, sotto le 2 Torri di Bologna. Luciano ed io, abbiamo gestito questo meraviglioso locale, in un Palazzo del 1.300, che era stato completamente ristrutturato nell’arco di 14 anni di lavori. Questo Palazzo comprendeva 16 appartamenti e 1.000 metri quadri di attività commerciale, sito su tre livelli comunicanti tra loro,
dove c’era anche il nostro Bar Lupari. Quando furono effettuati i lavori, vennero ritrovati un tratto di antica Strada Romana, un pozzo di epoca Romana ed un pavimento a Mosaico. Fu rinvenuto anche un troncone di Torre più antico della Torre degli Asinelli. Il 19 Marzo del 1984, fu chiusa al traffico Strada Maggiore dalle ore 18,00 alle ore 24,00 per l’inaugurazione del Bar per dare spazio alla manifestazione dove erano presenti 20 maschere, da Balanzone a Pulcinella, Rai 3, giornalisti del Carlino, personaggi Politici e del mondo dello spettacolo. Per il buffet, allestito sotto il portico del Palazzo, venne tutto lo Staff dell’Hotel Elite, cuochi, camerieri e Sommelier in alta uniforme.

Nell’occasione fu riaperto “Vicolo Trebisonda” dopo 500 anni di chiusura per la Peste. Alcuni nostri clienti tornando dagli Stati Uniti, portarono delle riviste che citavano la bellezza di Palazzo Lupari e del nostro Bar. Anno 1988 lavorai con il Cavalier Giorgio Orlandi, proprietario di 3 locali siti in Bologna: Bar Mocambo, Caffè Zanarini e Pasticceria San Domenico. Vi racconterò alcuni aneddoti che mi accaddero nei tre locali: al Bar Mocambo, tra i clienti c’era Franco Bonvicini in arte Bonvi il fumettista che ideò Strurmtruppen. Ogni volta che tornava dai suoi viaggi in Sud America, mi portava in regalo un paio di bottiglie di Cachaça io per riconoscenza gli dedicai un cocktail “Generale Patton” composto: 8/10 Cachaça, 1/10 di Martini Dry, 1/10 Coca Buton, e 2 gocce. di tabasco che apprezzò.

 

Al Caffè Zanarini, un affezionatissimo cliente proveniente da una famiglia che da generazioni frequentava il medesimo (nonno e padre) ci chiese di poter prenotare tutta la sala per il suo matrimonio. Fu un evento bellissimo che rimase negli annali della storia del locale. Sono circa 100 le famiglie aristocratiche che vivono in città, ancora oggi si incontrano per sorseggiare un aperitivo o un semplice caffè.

L’azienda Barbero, indisse una manifestazione, per la promozione del cocktail “Aperol Spritz” selezionando 5 locali in tutt’Italia tra i quali noi fummo chiamati a partecipare. L’evento fu memorabile, allo svolgimento della serata era presente un gruppo musicale per intrattenere la clientela e 6 hostess in divisa (come da pubblicità televisiva) che servivano tutti gli ospiti presenti, si avvicendarono circa 2.000 persone.

 

Il Bar San Domenico, era illuminato da 5 imponenti lampadari che il Cavalier Orlandi, aveva ordinato ai maestri vetrai di Murano. In questo locale ho svolto la mansione di Direttore ed ebbi l’occasione di conoscere l’allora giovane Barman Celestino Salmi, con il quale ho avuto un ottimo rapporto professionale. Entrambi abbiamo gareggiato nei concorsi Regionali AIBES vincendo in annate diverse.

Anno 2002 Inaugurazione del Bar & Winery sito in Galleria Cavour, tra i clienti c’erano dei personaggi del mondo musicale: Lucio Dalla, Gianni Morandi, Renato Zero ed altri Importanti personaggi dello Sport Beppe Signori, Roberto Mancini ecc…

Ci fu una manifestazione organizzata dall’Azienda “La Versa” per pubblicizzare lo spumante “Testarossa”. In quella occasione fu esposta davanti al Bar una Ferrari Testarossa.

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Questa rubrica vuole essere una sorta di contenitore delle vostre storie di vita ed anche delle vostre ricette più importanti. Di volta in volta daremo spazio ad un barman che racconterà la propria storia umana e professionale e che ci dirà, con un aforisma, il suo modo di vedere questa straordinaria professione.

Gli articoli saranno pubblicati qui su bar.it

Per ogni articolo, appunto, troverete foto del barman aforisma e una sua ricetta “cavallo di battaglia”. Alla fine di questo percorso, raccoglieremo tutte queste esperienze in un volume: “Storie al Bar” e-book e cartaceo.

Se volete raccontare anche voi la vostra storia e la vostra carriera, potete inviare una mail a bar@bar.it indicando come oggetto Storie al bar. Ricordate di:

Indicare nome e cognome, luogo di provenienza;
Allegare il file con le domande a cui rispondere per realizzare l’articolo (POTETE SCARICARE IL FILE QUI)
Scrivere l’aforisma che vi rappresenta
Allegare una o più foto che vi rappresentano negli anni di lavoro
ricetta e spiegazione di un vostro cocktail con relativa foto

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