Quasi la metà (49%) dei consumatori italiani della Gen Z (di età compresa tra i 18 e i 29 anni) nel 2025 prevede di godersi il momento dell’aperitivo sempre più spesso, secondo un nuovo sondaggio condotto da Bacardi Limited, la più grande azienda familiare leader internazionale nella produzione di spirits.
L’indagine è stata realizzata nell’ambito del sesto Bacardi Cocktail Trends Report annuale, che anticipa le principali tendenze che ridisegneranno la cultura globale dei cocktail e il mercato dei distillati nel 2025.
“L’occasione dell’aperitivo si sta evolvendo e la risposta positiva della Gen Z è incredibile – afferma François in Albon, Direttore Generale di Bacardi per l’Europa del Sud – Cocktail come l’Americano MARTINI, il ST-GERMAIN Hugo e il BOMBAY SAPPHIRE & Tonic stanno rivoluzionando il momento dell’aperitivo. Inoltre, la prossima grande tendenza nel mondo dei distillati è il tequila, come dimostra la crescente popolarità del Margarita e del nostro Tequila PATRÓN”.
La cultura del cocktail sta crescendo in Italia, soprattutto tra i giovani adulti. I rispondenti al sondaggio della Generazione Z (dai 18 ai 29 anni) mostrano un sempre maggiore interesse per i cocktail rispetto alla birra e al vino. In Italia, il 32% dei giovani della Generazione Z ha dichiarato che, rispetto all’anno scorso, è più propenso a bere un cocktail piuttosto che il vino, e il 27% ha detto lo stesso riguardo alla birra.
C’è anche un crescente apprezzamento per gli ingredienti di qualità: il 22% degli intervistati beve più alcolici premium rispetto ad un anno fa, e più di un terzo (35%) afferma che sarebbe disposto a pagare di più per cocktail preparati con distillati di qualità superiore.
“Bacardi ha una lunga tradizione nel riconoscere nuove tendenze e lo fa da oltre 160 anni – continua François in Albon – Siamo una compagnia a conduzione familiare e vogliamo assicurarci di continuare a creare i drink che ogni nuova generazione vorrebbe gustare”.
L’anno che verrà si prospetta molto promettente per il settore dell’ospitalità in Italia, con una percentuale elevata di intervistati che afferma che uscirà a mangiare fuori più spesso (35%), frequenterà più locali notturni e ristoranti (25%), bar con musica (27%) e sorseggerà drink nella golden hour (31%). I numeri sono ancora più alti per i rispondenti della Generazione Z, con il 44% che dichiara la volontà di andare più spesso al ristorante e in locali notturni, il 42% di frequentare maggiormente i bar con musica e quasi la metà (49%) di godersi di più gli aperitivi serali.
Le prospettive per le discoteche non sono altrettanto positive, con il 37% di tutti gli intervistati che frequenterà meno i night club. A livello globale, le cinque macro-tendenze individuate dal Bacardi Cocktail Trends Report 2025 sono:
- Premium Fans. I fandom stanno ridefinendo l’intrattenimento premium, investendo in esperienze immersive grazie ai servizi aggiuntivi nell’ospitalità e in pacchetti di viaggio tailor made. I brand e i locali rispondono a questa domanda con offerte che includono hotel di lusso per pacchetti “gig-tripping” – ovvero “viaggi per partecipare a concerti” – e sport bar che curano esperienze esclusive di cocktail. La sinergia tra i fan e i distillati premium negli eventi dal vivo sta contribuendo a plasmare il futuro dell’intrattenimento. Quasi la metà dei rispondenti della Generazione Z (44%) al sondaggio Bacardi in Italia ha dichiarato che parteciperà a più festival musicali l’anno prossimo e oltre un terzo (35%) a più eventi sportivi dal vivo.
- In-The-Know Imbibing. La cultura del cocktail sta evolvendo da spettacolo a sostanza, con esperienze IYKYK (If You Know, You Know) – ovvero “Se lo sai, lo sai” – che prendono il centro della scena. I mixologist si trasformeranno in designer, educatori e opinion leader, sfruttando la loro esperienza per creare una connessione più significativa con ogni cliente che entra nel loro bar. Infatti, il 62% degli intervistati italiani al sondaggio Bacardi è preoccupato che i drink creati dall’AI non riusciranno a replicare la stessa finezza emotiva e artistica dei bartender.
- New Cocktail Frontiers. La fatica digitale e il crescente desiderio di esplorazione culturale spingono le persone a cercare un coinvolgimento reale e multisensoriale: infatti, il 25% degli intervistati italiani al sondaggio ha indicato il cocktail che offre un’esperienza multisensoriale come uno dei motivi principali per cui è disposto a pagare di più. Questo cambiamento sta trasformando il modo in cui le persone gustano i drink e dove li gustano. Nel 2025 vedremo l’ascesa di locali immersivi progettati per offrire esperienze sensoriali perfette per il momento aperitivo.
- Culinary Connoisseurs. Il confine tra cibo e cocktail si sta assottigliando. I più famosi mixologist, infatti, sperimentano con ingredienti tipici della cucina come latte, olio e salamoia per creare una nuova ondata di drink ispirate alla gastronomia. Secondo il sondaggio quasi tre quarti (70%) dei bartender traggono ispirazione dalle arti culinarie nella creazione dei loro cocktail. Questa tendenza è in linea con l’interesse dei consumatori per i sapori salati ed erbacei, che sono cresciuti rispettivamente del 20% e del 15% nel 2024.
- The Future Spirit. Man mano che i brand si evolvono per allinearsi ai valori dei consumatori della prossima generazione, il 2025 vedrà un impulso verso l’inclusività e un impegno per il cambiamento positivo. Una particolare attenzione al senso di comunità e all’educazione del consumatore porterà al supporto di organizzazioni che migliorano il panorama dell’ospitalità. Il sondaggio sottolinea la spinta dell’industria a cercare connessioni più profonde, con il 62% degli intervistati che esprime interesse per maggiori opportunità di networking professionale nel 2025.