Forse il bar non è più il luogo d’incontro più frequentato, purtroppo, e forse il barman non ha più il fascino di qualche tempo fa.
Ciò nonostante il bar è ancora un crocevia di persone di qualsiasi tipo, e il barman un personaggio che è entrato nel costume e nella vita di tutti i giorni. E’ possibile farne un identikit, un ritratto che esca dai valori tecnici e che serva come riferimento non troppo serioso per eventuali modelli di comportamento al bar? Proviamo.
Di sicuro un barman possiede una personalità polivalente, capace di essere filosofo e confessore dei clienti. Creando una complicità particolare fra gli avventori, sarà capitato anche a voi di aprirvi con il vostro barista di fiducia, soprattutto in alcune ore della notte.
Per alcuni è il migliore amico, per altri uno psicologo discreto e con una grande umanità, intesa come capacità di creare rapporti umani. Un perfetto cocktail di personalità e professionalità. È, forse, la persona che più di ogni altra riesce a mettervi sete a qualsiasi ora del giorno e della notte, spesso facendovi rivivere le atmosfere delle vacanze nel pieno centro di una città.
Da non sottovalutare, poi, l’aspetto “formale”. Se anche l’occhio vuole la sua parte, il barman è il biglietto da visita di ogni locale e, probabilmente, il motivo principale per cui tornerete. Insomma, nonostante siano cambiate abitudini e caratteristiche dei consumatori e dei commercianti, questa figura mantiene il suo fascino e si fa forza con la professionalità e la tecnica (doti che non devono mai mancare).
Il barman è stato e sarà sempre un simbolo che unisce due aspetti fondamentali: quello umano, fatto di estroversione, eleganza e sicurezza, e quello professionale e creativo. Un buon barman è un ottimo venditore di se stesso, del suo locale,dei prodotti che utilizza e delle sue idee.