Nell’ambito dell’ultimo Beer&Food Attraction, si è parlato molto del rapporto tra birra e distillazione artigianale. Un rapporto che sembra guardare verso nuove frontiere e nuovi scenari. Ecco alcune prospettive.
Birra e distillazione artigianale, e whisky in particolare, hanno molto in comune già dalla loro origine, fin dalla materia prima: il malto. E per creare un whisky bisogna partire da una birra non luppolata. Da qualche anno, soprattutto negli USA, ma ora anche in Europa, si sta imponendo all’attenzione del consumatore un fenomeno che ha certamente aspetti che lo accomunano al mondo della craft beer, ovvero quello dei distillati artigianali. Ecco quindi che nasce un rapporto stretto tra birra e distillazione artigianale.
Simone Monetti di Unionbirrai ne ha parlato qualche tempo fa a The Digital Event For Eating Out By Beer&Food Attraction con due pionieri: Davide Terziotti – Co-fondatore Craft Distilling e di Whisky Club Italia e Benedetto Cannatelli, titolare e cofondatore del Birrificio Railroad Brewing Company e della microdistilleria Strada Ferrata.
Ecco il suo pensiero per quanto riguarda questo nuovo rapporto tra birra e distillazione artigianale: “Negli Usa, negli ultimi 15 anni, abbiamo visto l’apertura di circa 3mila distillerie”, racconta Terziotti, “anche in Europa il fenomeno sta iniziando a prendere piede. In Italia ci aspettiamo per il 2021 circa 20 nuove aperture”.
Per Benedetto Cannatelli, questo processo è una possibilità per distinguersi sul mercato. “Noi cerchiamo di far sposare la necessità di efficienza della produzione con la conoscenza dei malti e dei lieviti tipica del mondo della birra”.