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Cannabis nei cocktail: ecco il futuro della marijuana

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Alle classiche piantine di marijuana si vanno infatti sostituendo numerosi modi di utilizzare la cannabis, soprattutto all’interno delle bevande come tè e cocktail, ma anche nei prodotti di bellezza e nei farmaci, sia da banco che speciali.

Il mercato globale della marijuana è stimato, tra legalità e non, sui 150 miliardi di dollari, ed è destinato a crescere nei prossimi anni, così come il consumo. La cannabis sativa (canapa e marijuana) e la cannabis indica (marijuana) stanno infatti subendo una netta trasformazione, e sono usate in molti altri settori di mercato, come evidenzia anche un report di Euromonitor International in esclusiva ANSA per l’Italia

Zora Milenkovic, direttore del settore bevande e tabacco della company di ricerche, spiega: “Il mercato cambierà profondamente e entro il 2030 sarà popolato di brand di prodotti per uso domestico che contengono cannabidiolo, spinto anche dall’impulso di legalizzazione che si sta realizzando in molti paesi del mondo, in testa gli Stati Uniti. Ciò significa che consumeremo sempre più bevande, cosmetici e integratori, nutraceutici per lo sport, drink senza alcol e infusi che contengono i principi attivi della cannabis e li compreremo ovunque, anche al supermercato”.

Il settore delle bevande industriali risentirà chiaramente dei cambiamenti in atto. I cocktail alla marijuana senza alcol saranno più presenti dei classici analcolici. Anche soft drinks e bevande rilassanti saranno a base di cannabidiolo.

Chiaramente tra gli oltre 100 tipi di cannabinoidi non tutti possono essere utilizzati per le bevande. Altri vengono usati solo per il settore farmaceutico e nell’ambito sportivo, e l’uso è regolamentato dalle singole nazioni.

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