Non c’è ormai più differenza, sembra, tra un pittore, un designer, uno stilista e un cuoco. Quest’ultimo infatti crea, inventa, produce, assembla.
Il cucinare ha ormai una valenza molto maggiore della semplice presentazione dei piatti. E’ un atto culturale e sociale che ha portato a superare il solo soddisfacimento della fame, per entrare di diritto nella categoria delle forme d’arte autentica e contemporanea.
Questo in sostanza il pensiero del cuoco vicentino, per cui i cinque sensi diventano protagonisti e giudici di un’esperienza sensoriale a 360 gradi. Nel piatto dunque bisogna andare oltre il sapore e dare valenza anche al gusto, alle forme, al contrasto di profumi. “Il cuoco spesso, come un musicista, riesce a toccare quelle corde che lo portano a ottenere l’interpretazione perfetta.”
Questa è la cucina moderna: trasformare il cibo in un’esperienza unica che vada al di là del semplice nutrimento. Ecco perchè oggi diventa così importante la qualità del cibo, proprio per aprire la strada a nuove esperienze e anche a culture lontane. Perchè il cibo è conoscenza di noi ma anche dell’altro, delle nostre radici.