Chi fa servizio da asporto nel proprio bar, deve stare attento alle norme igieniche e a tutte le leggi regionali di settore.
Il consumo da asporto sta aumentando, vuoi per mancanza di tempo, vuoi per praticità, vuoi perché i locali indirizzano qui le loro creazioni più sfiziose. Esistono però delle direttive igienico-sanitarie ed amministrative a cui far riferimento per avere maggiore sicurezza alimentare. Secondo le leggi regionali oggi i bar appartengono ad un’unica grande categoria (e non a 4 come avveniva prima) e possono vendere da asporto senza bisogno di autorizzazione aggiuntiva. C’è poi il problema della sicurezza alimentare: il bar deve presentare una Notifica Igienico Sanitaria in cui si dichiara di rispettare le norme di vendita, somministrazione e preparazione (attrezzature e caratteristiche strutturali). In lavorazione, dunque, il bar dovrà seguire procedure haccp per conformarsi igienicamente. Occhio ai controlli dell’Asur. Per le etichettature tenete presente il Regolamento n. 1169/2001, mentre per quelli non confezionati si applica l’articolo 44, che da obbligo di fornire informazioni al cliente sugli allergeni, sui menù, registri o cartelli o altro sistema bene in vista.