Invitare una persona VERGINE al bar può essere problematico.
Essendo una igienista che pensa che il mondo cospiri per contaminarla, bisognerà scegliere un tavolo intonso nel locale più “pulito” che si conosca, dove barman e camerieri sono impeccabilmente vestiti e sbarbati.
Questo non vi risparmierà comunque il suo sguardo critico e qualche lieve scuotimento del capo, indifferente al fatto che voi potreste restarci male.
Se è l’ora dell’aperitivo magari sceglierà un MARTINI COCKTAIL, non potendo sottrarsi dallo spiegarvi che, pur essendo in apparenza semplice, la sua preparazione (che vi snocciolerà fino in fondo) pretende la massima precisione.
Adeguatevi supinamente perché disprezza chi ha gusti diversi.
In altri momenti della giornata, mentre si lamenta con voi di qualsiasi cosa, optando per un gin tonic, preparato con il GIN BULLDOG. Essendo ricavato da 12 botanici, li elencherà dal primo all’ultimo con dovizia di particolari, mentre voi cercherete di non addormentarvi morendo affogati nel vostro bicchiere.
Probabilmente lo accompagnerà con un’acqua ESSENZIALE dato che, si sa (qui c’è spazio per ulteriori doglianze) soffre di disturbi epatici.
Nel pomeriggio, per un breack, potrebbe optare per un succo alla mela, così rigoroso e minimale, purché presentato in modo esteticamente ineccepibile.
Nel dopocena, il suo vittimismo la porterà a sorbire un sano infuso alla valeriana, visto che i suoi nervi sono scossi perennemente da tutti quegli individui maldestri che la circondano in questo mondo miserevole.
Scarse sono le possibilità che voglia festeggiare. Tuttavia, nelle rarissime occasioni in cui intenda sconfiggere la malinconia, preferirà un FERRARI ROSE’, che per un attimo le farà vedere il mondo meno grigio.
In ogni caso, quando vi alzate siate pronti a pagare: è di una tirchieria senza uguali.