Il barman diventa artificiale grazie a Starbucks, che nelle nuove caffetterie ha lanciato My Starbucks Barista ed un’applicazione per ordinare dallo smartphone.
Il nuovo barman artificiale prende vita da un’estensione dell’app di Starbucks, e permette quindi ai clienti di ordinare e pagare usando l’interfaccia nel telefonino. Si può addirittura chiedere di cambiare gli ingredienti e le dosi dei cocktail. Starbucks ha inoltre lanciato una nuova skill per la piattaforma Amazon Alexa per poter ordinare con tale sistema.
Una nuova concezione del rapporto tra barman e cliente insomma, in cui forse la figura del barman artificiale fa venir meno l’elemento essenziale di questo lavoro: il contatto umano diretto e la socialità.