FUTURBAR è una unità dimostrativa, un laboratorio di idee e soluzioni, oggi, per il pubblico esercizio del futuro. Una simulazione realistica su di un’area di 250 mq al padiglione 10 di HOST, dove trovare le più avanzate proposte e soluzioni, in termini di arredi, tecnologie, attrezzature, servizi e prodotti per l’horeca.
Il primo evento venerdì 23, con WORKCAFE’: Come sarà il bar del futuro: un po’ tecnologico, un po’ di design, un po’ social, e poi si è proseguito il giorno dopo con Cosa chiediamo al bar del futuro? Soprattutto servizi, informazioni ed entertainment. Host e Futurbar sono l’occasione per immaginare quale sarà l’evoluzione dei bar e dei ristoranti così come li conosciamo oggi. Per chi si occupa di tecnologia per Retail e Horeca, come Epson e Guttadauro Network, il futuro dell’hospitality è oggi. Il cliente richiede già qualcosa in più di una semplice promozione o di uno sconto: si aspetta un servizio più efficiente, ma anche informazioni utili circa i dati nutrizionali della sua ordinazione. Ricerca un ambiente curato e suggestivo, ma è curioso di sapere cosa succede “fuori”. Da qui lo sviluppo dei progetti StockStore e Exposition – Events around you che migliorano l’operatività in-store e sfruttano le potenzialità della smart city. Due modi diversi di collocare il bar-del-presente all’interno della rete, e avvicinarsi al bar del futuro.
Ancora eventi con La qualità nella pasticceria nel bar eclettico e tecnologico, Shockino – Mix Experience? e Cosa rimane del BAR SPORT? Il Bar Sport nell’immaginario collettivo è il “luogo” di incontro e consumo degli italiani stigmatizzato nel libro di Stefano Benni, che descriveva in modo surreale la realtà dei bar italiani, soprattutto quelli di provincia, negli anni 70. Al Bar Sport si è sostituito il ‘bar moderno’: «Drink, lounge, funghi termici, gazebo, happy hour». Nel prossimo futuro sarà possibile chiedere un caffè ‘normale’ a un “androide Barman Executive” e alla richiesta dell’androide («Liftato? Bioenergetico? Macrodinamico? Diet? Alla genziana? Al salto? Al cartoccio? Barricato? Sterile? Climatizzato? E a quanti gradi? E in quale tazza?») Quale sarà la risposta o meglio la scelta del cliente ipercontemporaneo? Il titolo ironico e al contempo evocativo scelto per questo incontro, vuole in realtà offrire una occasione di confronto aperta ai diversi attori interessati allo sviluppo economico, ma anche sociale e culturale del pubblico esercizio del prossimo futuro sempre più tecnologico, design e social.