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Fase 2: i gestori dei bar chiedono aiuto alle Forze dell’Ordine

Fase 2

A European-looking waiter in a medical mask serves Latte coffee.

L’inizio della Fase 2 è stato davvero problematico per tutti i gestori di bar e ristoranti. Se da un lato ci sono da risolvere i problemi legati alla riorganizzazione dei locali, dall’altro occorre controllare gli irresponsabili.

Così Fipe ha lanciato un appello per far sentire la voce di tutti coloro che gestiscono bar e ristoranti, e che devono attraversare la Fase 2 con troppe responsabilità.

“Se tra dieci giorni la curva dei contagi dovesse tornare a salire e fosse necessario disporre ulteriori chiusure, sarebbe un dramma per tutti. Dopo 3 mesi di lockdown, sarebbe il colpo mortale per un settore già in ginocchio.

 Non si può essere superficiali in questa Fase 2: è importante rispettare alla lettera le norme di sicurezza che ci siamo dati. Invito dunque i gestori dei locali, con la responsabilità che è propria del loro mestiere, a diventare il primo argine contro la movida irresponsabile: è chiaro che non possiamo trasformarci in tutori dell’ordine, ma contiamo sull’aiuto delle forze di pubblica sicurezza per evitare assembramenti e mettere in sicurezza anche chi pensa che il coronavirus sia ormai sconfitto. Solo così questa fase due potrà davvero essere l’anticamera di un ritorno alla normalità”.

È questo l’appello ai titolari dei locali lanciato da Roberto Calugi, direttore generale della Fipe – Federazione italiana dei Pubblici Esercizi.

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