Gelato e salute, un binomio ormai affermato a tutte le latitudini. Ampiamente sdoganato dai dietologi – anche se resta la questione dell’alto contenuto di zuccheri – il dessert freddo piace anche perché è percepito come sano. Ma c’è chi si spinge oltre e lo richiede ancora più salutare.
Che cosa cerca oggi il cliente che ama il gelato? “Oggi il consumatore cerca un prodotto sempre più salutare, vegano ovvero senza latte, senza glutine e con meno zuccheri – conferma Stefano Pillot, titolare di Galatea – . Quanto ai gelatai, la loro richiesta verte essenzialmente su prodotti semplici, ricette di veloce preparazione e mix di gusti sempre nuovi. Date poi le costanti pressioni nel mondo food, ricercano fornitori sempre più capaci di dare risposte concrete alla naturalità del processo produttivo dell’artigiano”.
Per questo l’azienda propone un nuovo prodotto applicabile sia alla gelateria sia alla pasticceria, in grado di ridurre gli zuccheri fino al 40%, nonché linee di prodotti certificate vegane, senza glutine, emulsionanti o grassi tropicali o con zero zuccheri aggiunti.
Pillot spiega infine come il gap tra Italia ed estero nel gelato si sta in qualche modo colmando: “il modello italiano è ben accolto e riproposto localmente tel quel. Anche la Germania si sta adeguando sempre più grazie alle gelaterie take-away”.
E l’Italia che situazione vede? Secondo Mario Libralato, direttore generale di Albert: “C’è saturazione e quindi si è in presenza di una selezione dei punti vendita, soprattutto al Nord. All’estero si ha saturazione nei mercati maturi, Germania e Austria, mentre cresce l’interesse verso la gelateria artigianale nei Paesi dell’Europa dell’Est e in Oriente”.
Mentre i mercati emergenti necessitano di prodotti pronti all’uso, rimane costante l’attenzione a produrre gelati che soddisfino nicchie di mercato, come gli intolleranti al latte o chi vuole evitare il saccarosio.
Quanto alla scelta della gelateria “l’orientamento del consumatore va verso ambienti accoglienti in cui si può avere l’occasione di ritrovo e che superino la stagionalità, a cui è legata però la maggior parte delle gelaterie di recente apertura, per lo più orientate all’asporto” conclude Libralato.