Quest’anno l’Italia ospita per la prima volta il G20. Per elaborare le loro proposte i giovani dello Youth 20 hanno a loro disposizione esperienze di inclusione, sostenibilità, innovazione e nuove opportunità di lavoro nel mondo del caffè presentate da Andrej Godina e Mauro Illiano, due esperti convocati da ICO – International Coffee Organization
Nel 2021 l’Italia ospita il G20 per la prima volta nella storia. Da dieci anni, il Foro internazionale che riunisce le principali economie del mondo riceve le visioni e le idee di un suo gruppo ufficiale di coinvolgimento, lo Youth 20 (Y20). I tre focus sui quali quest’anno si concentra l’attenzione dei giovani sono inclusione; sostenibilità, cambiamento climatico e ambiente; innovazione, digitalizzazione e futuro del lavoro. Il caffè offrirà spunti di approfondimento e testimonianze per tutti i temi di discussione; l’ICO – International Coffee Organization ha infatti deciso di collaborare con lo Y20 in occasione dell’arrivo del summit in Italia, il Paese nel quale il settore più si identifica a livello mondiale.
Lo farà attraverso due esponenti di primo piano della scena caffeicola italiana: Andrej Godina, caffesperto, PhD in Scienza, Tecnologia ed Economia nell’Industria del Caffè e Mauro Illiano, winexpert e caffesperto; quest’ultimo spiega «a noi spetta il compito di fornire case history, spunti di riflessione e indicazioni pratiche utili all’elaborazione del progetto che poi i giovani porteranno al G20. È un’occasione importante per fare conoscere alla platea internazionale dei giovani la complessità e la ricchezza di una filiera lunga e articolata qual è quella del caffè, per lo più ignorata, ma ricca di opportunità».
Innovazione e futuro del lavoro trovano uno spunto interessante nella startup nel campo dell’innovazione del caffè realizzata nel 2009 all’interno del Trieste Coffee Cluster da Andrej Godina insieme a Massimo Chenda, imprenditore nel campo della produzione di macchine espresso ed esperto di creazione e gestione d’impresa e Fabrizio Polojaz, imprenditore nel campo del caffè verde e della tostatura. Il primo brevetto è stato la Bacchi Espresso, l’unica macchina da caffè espresso al mondo che riesce a ricreare meccanicamente su una semplice fonte di calore, i giusti parametri di pressione (9 bar) e di temperatura (90°C) necessari per erogare un espresso. Un complesso lavoro di squadra con più aziende e consulenti ha poi permesso di mettere a punto il primo prototipo di macchina industriale per la produzione automatica di un prodotto assolutamente innovativo: Tablì, ovvero compresse di caffè del tutto naturali, pronte all’uso e totalmente compostabili. L’intero pacchetto azionario è stato acquistato pochi mesi fa da una importante realtà produttiva italiana.
Procede da oltre un decennio l’attività di formazione e di inclusione condotta da Andrej Godina dapprima con l’associazione Umami Area, che successivamente ha collaborato con la NGO tedesca Starkmacher realizzando il C.O.F.F.E.E. Project, un percorso di studio sul caffè finalizzato alla realizzazione di nuove opportunità di lavoro che ha coinvolto centinaia di giovani provenienti dall’Europa (Italia, Belgio, Germania e Spagna) e dai luoghi di produzione (Colombia, Brasile e Indonesia). I partecipanti hanno seguito i percorsi di formazione del Coffee Diploma System della SCA, preparando professionisti ben formati su tutta la filiera di cui il settore ha decisamente bisogno. Il percorso, durato un anno, ha visto un interessante interscambio tra i giovani provenienti dalle piantagioni di caffè hanno potuto seguire il corso sulle abilità del barista e, contemporaneamente, alcuni baristi europei hanno potuto approfondire il caffè dal punto di vista della sua botanica e della lavorazione all’origine. Due mondi tra loro molto lontani – e non solo da un punto di vista geografico – si sono incontrati e completati reciprocamente.
Le tappe
In conclusione, Mauro Illiano afferma: «Essere chiamati a rappresentare l’Italia in un’occasione tanto importante ci ha sorpresi e ha confermato che il cammino intrapreso da tempo da Andrej Godina, al quale mi sono unito da 3 anni è positivo e suscita interesse. Vogliamo sensibilizzare la platea internazionale al valore del caffè e delle professionalità che lo circondano con argomentazioni di alto livello, ma anche con esempi semplici, alla portata di tutti». «Quando è arrivata la lettera dell’ICO firmata dal Presidente ho pensato ad Alberto Hesse, Vinko Sandalj, Ernesto Illy: persone che mi hanno ispirato sin da quando ho cominciato a lavorare nel mondo del caffè e che ho sempre ammirato – prosegue Andrej Godina -. Li ammiravo e un po’ invidiavo il credito che ricevevano a livello internazionale: la chiamata di ICO è davvero una grande soddisfazione».