“I bar, ad esempio. Ci sono ancora, come quando ero giovane.
A volte sono gli stessi luoghi, hanno gli stessi nomi.
Però è cambiato l’uso che se ne fa. Il posto che hanno nella giornata e nella vita dei giovani.
Ai miei tempi i bar erano luoghi e centri sociali.
Ci passavi le sere. Le domeniche. Uscivi di casa e andavi là, dove incontravi gli amici.
Il barista era una figura leader nel percorso di formazione giovanile.
Veniva dopo i genitori, gli insegnanti e gli amici stretti” (I. Diamanti, Tempi strani. Un nuovo sillabario, Milano, Feltrinelli, 2012).
I lavoratori dell’ambito ho.re.ca, ovvero chi si occupa di accoglienza nei settori di Hotellerie-Restaurant-Café, sono al centro di un’esigenza formativa e autoformativa in ambito sia professionale che propriamente personale, anche investiti – condividendo le parole di Ilvo Diamanti – da una vocazione naturale alla responsabilità del benessere degli altri.
Per questo motivo è di fondamentale importanza porre al centro del proprio profilo professionale la formazione, intesa sia come approfondimento delle conoscenze sia come cura e potenziamento delle competenze. E’ questo il significato che vogliamo attribuire, in ambito di gestione del settore Ho.Re.Ca, alla formazione superiore e continua, ovvero all’offerta didattica che- necessariamente – va ricercata da parte di chi vuole operare o già opera in questo mondo.
Se è indispensabile acquisire una qualifica (formazione superiore) per essere professionista del settore o affacciarsi in questo affascinante mercato imprenditoriale dell’accoglienza e dell’eno-gastronomia, è altresì necessario continuare ad aggiornarsi e ad accrescere conoscenza e competenze anche una volta intrapresa la propria attività (formazione continua dei lavoratori). Oltre e più che nella programmazione di materie e moduli cosiddetti “professionalizzanti”, minimo comune denominatore di ogni corso, il plus della formazione che pianifichiamo consiste proprio nel sapere coltivare la vocazione, le attitudini e le capacità di chi si affaccia nel vasto mondo del Bar, così geneticamente italiano e così naturalmente vocato, dunque, ad essere parte integrante della qualità della vita delle persone.
La formazione deve porre al centro le capacità: relazionali, comunicative, empatiche, collaborative, organizzative. Formare personale significa formare persone competenti. Essere competenti significa, anzitutto, avere la prima delle competenze necessarie e preliminari rispetto a tutte le alltre: quella di saper imparare ad imparare. Siamo pronti, dunque, a condividere con chi vorrà questa comune passione per lo sviluppo di progetti e attività di vita e di lavoro.