La leggenda del no. 7 sulla bottiglia del Jack Daniel ha molte versioni: c’è chi dice che il titolare di questo whiskey avesse 7 fidanzate, oppure che il modo in cui scriveva la “J” somigliasse ad un 7…
Alcuni dicono che aveva scelto il numero 7 semplicemente in quanto fortunato. Solo Mr. Jack conosce il vero motivo e comunque sia andata, lo ringraziamo che abbia creato il Jack Daniel’s così come ha fatto.
Il suo modo di creare whiskey era del tutto innovativo rispetto agli altri; la sua distilleria bruciava legno d’acero disposto a strati, questo una volta diventato carbone veniva usato per filtrare il distillato creato goccia a goccia da 3 metri di altezza dove era posta la pila del carbone,tale tecnica viene chiamata “Charcoal Mellowing” e conferisce al Jack sapori piu’ gradevoli e venature rossastre; questo rendeva il Jack non piu’ un semplice bourbon ma un whiskey particolare, un “Tennesse”, come riporta l’etichetta.
L’etichetta riporta ulteriormente la scritta “Sour mash” ossia, alla bollitura della farina di grano, si aggiunge un miscuglio acido proveniente da una fermentazione anteriore, la miscela nuova costituita è detta “Birra”.
A questo punto inizia la fase dell’invecchiamento nelle botti.
Quindi il no. 7 non sta ad indicare gli anni d’invecchiamento… è solo un segreto ormai diventato leggenda come la bottiglia del Tennessee più famosa al mondo!
Antonella Ciccarelli