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La tavola tra passato rivisitato e futuro sostenibile

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Come sarà il futuro della tavola nei locali? Materiali tecnologici ma green, collezioni che invitano a sprecare meno e che rendono il servizio più leggero per chi lavora, vintage rinnovato e un occhio al take away le novità del settore. Ecco le novità in questo approfondimento di HostMilano.

Una mise en place nuova, che guarda anche al canale complementare del delivery, ormai acquisito, e alla sostenibilità nei materiali e alla lotta allo spreco. Sono i filoni di innovazione che stanno valutando le aziende del settore, che ad Host21 esporranno nell’area Arredo Tavola e Tecnologia.

“A HostMilano abbiamo portato un nuovo concetto nel segmento food delivery. Percorriamo la strada dell’ecosostenibilità, fornendo articoli in vetro leggeri, resistenti e soprattutto riciclabili – dice Giovanni Schiraldi, Direttore Food Service Sud Est Europa della francese ARC -. Per il futuro dell’ospitalità implementiamo soluzioni innovative nei materiali per migliorare la resa degli articoli e la praticità di utilizzo, senza trascurare un design di livello”.

Tra le tendenze del settore “in generale, ma soprattutto nel segmento Food to go, la tendenza più importante resta l’attenzione ai prodotti Green e quindi riciclabilità ed ecosostenibilità, e ARC lavora costantemente proprio su questi temi”. Ad esempio con la nuova collezione di recipienti appositamente studiata per la vendita da asporto e la consegna in vetro, un materiale sano che garantisce le qualità organolettiche e la sicurezza sanitaria degli alimenti, con vari vantaggi: sono trasparenti per la perfetta presentazione dei cibi, impilabili, leggeri, ermetici, idonei al microonde ed estremamente resistenti.

“Nel segmento Barware la tendenza continua a essere il Vintage, e quindi articoli dallo stile retrò rivisti in chiave moderna con nuovi colori” continua Schiraldi. Ecco allora la linea di bicchieri che si richiama alle tavole dei ruggenti anni ‘30. Nella Degustazione si va verso nuove forme che esulano dall’ordinario, rispettando sempre gli alti standard qualitativi.

“Nella Ristorazione collettiva si ricercano materiali sempre più leggeri e performanti che limitino i rischi di disturbi muscolo-scheletrici per il personale che si occupa del servizio, ma anche resistenti agli urti, alle variazioni di temperatura e ai lavaggi intensivi” conclude Schiraldi. Anche i piatti cambiano dimensione per limitare gli sprechi.

“Abbiamo presentato a Host tutte le novità lanciate dall’inizio della crisi sanitaria, in particolare le nostre collezioni premium che ci sembrano rispondere meglio alle aspettative dei clienti finali di un approvvigionamento più locale e del loro rinnovato interesse per i ‘veri’ produttori locali” dice Massimiliano Contigiani, direttore commerciale HoReCa ed estero della francese Degrenne Paris.

Quanto alle tendenze “dopo qualche anno di piatti colorati vediamo chiaramente il ritorno delle stoviglie bianche senza tempo, anche con qualche effetto decorativo speciale. Siamo interessati anche alle innovazioni tecniche per ridurre l’impatto dell’industria manifatturiera della porcellana e delle posate”.

Quanto a HostMilano in presenza “dopo quasi due anni dall’inizio della crisi sanitaria e dei limiti ai viaggi internazionali, è molto importante per noi incontrare di nuovo di persona i nostri clienti, per discutere con loro del futuro – ragiona Contigiani -. Il mondo HoReCa è stato drammaticamente colpito dalla crisi, ma da qualche mese e nonostante gli effetti a lungo termine che ci saranno, registriamo una crescita molto più rapida e forte del previsto. Probabilmente come produttore europeo la nostra posizione alla fine della crisi sarà più forte che mai e dobbiamo assicurare ai nostri partner il nostro pieno impegno ad affrontare con loro le nostre sfide comuni”.

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