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Maria Grazia De Crignis: dalla gavetta al successo

Storie al bar è uno spazio dedicato a voi barman e baristi che da sempre lavorate dietro al bancone e a stretto contatto col cliente. Oggi vi raccontiamo la storia di Maria Grazia De Crignis, che ci racconta dei suoi primi passi e della bellissima carriera che l’ha caratterizzata.

Storie al bar nasce da un’idea di Peppino Manzi. Da molto tempo Peppino aveva in mente questo progetto per dar voce ai suoi ex giovani apprendisti barman del Cluny Piano American Bar e ai suoi ex allievi di scuola divenuti poi professionisti, poi aperto anche a tutti i barman, che potessero ricordare i primi anni della loro carriera delle vostre storie, delle vostre esperienze e lanciare un messaggio d’incoraggiamento ai giovani futuri barman.

“Essere un Barman significa saper accogliere i clienti, intuire i suoi gusti ed esaudire al meglio con gentilezza e professionalità i suoi desideri, non entrando troppo in confidenza.

Nel 1987 decisi per necessità e a malincuore di lasciare il mio paesello immerso tra le alpi Carniche, per trasferirmi presso l’Hotel Carnia Venzone. Un grande Hotel con Bar, Ristorante e Albergo. C’era davvero tutto per poter dare inizio alla mia formazione professionale, la paura era tanta, ero molto timida ma la buona volontà di farcela c’era. Conobbi dei veri professionisti sia di Bar che di Sala, ogni giorno imparavo qualcosa il Maestro Bruno era l’addetto al cocktail Bar e mi insegnava a conoscere i liquori e la miscelazione dei cocktail, mentre il maître Renzo mi insegnava i vari servizi di sala, organizzazione e serietà, diligenza, professionalità e precisione erano in prima linea. Via via che il tempo passava mi sentivo sempre più sicura sui miei passi e dopo 4 anni di lavoro lasciai l’Hotel Carnia per iniziare una nuova esperienza presso l’Hotel Bellavista di Sappada.

Era una gestione familiare e quindi mi permettevano di mettere in atto la mia esperienza, oltre al lavoro di sala
organizzavo serate a tema, sperimentando i miei primi cocktail…e long drink. Devo dire sempre con Successo!!!
Un giorno mentre riposavo nella mia stanza leggendo un mensile, lessi che a Mestre da lì a poco sarebbe iniziato un corso di Barman, mi affrettai ad interessarmi e senza pensarci troppo decisi  di iscrivermi. Passò un po’ di tempo e finalmente arrivò il giorno della partenza. Dopo due ore di macchina raggiungevo la prima stazione del treno per Venezia e 3 di treno per arrivare a Mestre ma non mi importava il tempo del viaggio, l’emozione di un nuovo inizio era troppo grande….

L’ingresso dell’Hotel era pieno di ragazzi e ragazze che provenivano da tutto il Veneto e qualcuno anche dal Friuli ma
nessuno che conoscessi, iniziai a fare qualche conoscenza e lo scambio di esperienze fu notevole, ebbi l’occasione di
conoscere e di vedere all’opera grandi Barman quali Peppino Manzi Cluny American Bar Milano Marittima e Ruggero Coumo barman dall’Harry’s Bar di Venezia. Vedendo questi grandi MAESTRI lavorare, la voglia di imparare cresceva e fu lì che conobbi per puro caso la mia amica Orietta… che non sapendolo facevamo tutte e due la stessa strada due volte a settimana per raggiungere  Mestre, io in treno e lei in macchina, non esitai a chiederle un passaggio per il rientro a Sappada, Lei fu il mio trampolino verso Milano Marittima, da lì con la passione che ci univa partimmo insieme per il corso di Barman presso il Cluny a Milano Marittima di Peppino Manzi. Fu una settimana piena di conoscenza…. pratica e teorica. Finito il corso arrivò la proposta per me dal Signor Manzi di fare la stagione estiva al Cluny, occasione che colsi subito. Iniziai l’estate 1991 al Cluny, felice di vedere e mettere in pratica quello
che avevo imparato sui libri e non solo.  Fu così che iniziai una notevole esperienza di lavoro e di vita, conobbi lì Bruno Jacomini. amico e BARMAN, lui mi insegnò i primi passi all’interno del Cluny assieme alla Signora Luisa donna di gentile e indimenticabile affetto, Andrea, Dennis, Stefania, Marco, e Candida. “Non vi ho mai dimenticati!!

Scuola di lavoro e di vita, imparando come la figura di un Barman deve essere a tutto tondo, La Divisa importante sempre e in ordine, il cliente deve riconoscere la persona che lavora all’interno di un locale, sorriso e gentilezza quando si accoglie la clientela. E la grande bravura del Signor Manzi, Maestro professionista nel suo lavoro e come persona, le grandi doti di un BARMAN, sono avere un occhio nel seguire i dipendenti che svolgono il lavoro al meglio!

La mia passione è la caffetteria l’arte del caffè per me è preziosa…. mi sono perfezionata al rientro da Milano Marittima presso l’Hotel Astoria di Udine lì mi occupavo solo delle colazioni in tutti i suoi dettagli. Il ricordo più bello  è senza dubbio è quando il titolare dell’Hotel Astoria di Udine mi chiamò in ufficio per comunicarmi che c’era la mia foto sulla rivista il Gambero Rosso, scattata presso l’hotel Roma di Tolmezzo. Dopo tanto lavoro e sacrificio in quell’ Hotel di Gianni Cosetti, grande chef 1 stella Michelin, dove non sempre bastava la perfezione… massimo rigore in sala e in cucina, arrivò una grande soddisfazione lui aveva voluto pubblica-re quella foto insieme a lui e al suo braccio destro. Fui felice. 

I Cocktail che preferisco sono sicuramente gli aperitivi di semplice lavorazione a base di frutta…. es. Bellini, Rossini, il Carducci e il Mimosa, a seguire Americano, Hugo. 

Se penso come sarebbe il mio locale….. beh lo vorrei in Montagna, accogliente e possibilmente con struttura in legno con all’interno poche cose: metterei una libreria, una lavagna per il menù del giorno e per una comunicazione immediata con il cliente, secondo me è importantissima la comunicazione, dare più informazioni possibili anche riguardo il menù è fondamentale per il cliente sapere cosa gli sarà proposto e quanto andrà a spendere!
All’ingresso angolo Bar per dare il benvenuto con assaggi di prodotti tipici per promuovere le Aziende Agricole del territorio. Insomma TIPICAMENTE CARNICO …. E per rappresentare al meglio la nostra terra indossare il nostro costume tipico! 

Gli aggettivi, mah senza presunzione: coraggiosa, tenace, affidabile e con tanta inventiva.
Il mio motto: IL BUON UMORE È COME LO CHAMPAGNE…… NON BASTA MAI!!!  Cosa che non deve mai mancare nel nostro lavoro.
Maria Grazia De Crignis ci ha inviato la ricetta di un suo drink accompagnata dal mio suo cocktail TAJUT; ingredienti:
vino bianco FRIULANO,
2 piccole arance,
4 rametti di rosmarino,
4 cucchiai di rum bianco.
Spremere le arance e filtrare il succo, unirlo al rhum e 100ml di vino, ghiaccio, Guarnire con fettina di limone e menta a piacere.

 

Questa rubrica vuole essere una sorta di contenitore delle vostre storie di vita ed anche delle vostre ricette più importanti. Di volta in volta daremo spazio ad un barman che racconterà la propria storia umana e professionale e che ci dirà, con un aforisma, il suo modo di vedere questa straordinaria professione.

Gli articoli saranno pubblicati qui su bar.it

Per ogni articolo, appunto, troverete foto del barman aforisma e una sua ricetta “cavallo di battaglia”. Alla fine di questo percorso, raccoglieremo tutte queste esperienze in un volume: “Storie al Bar” e-book e cartaceo.

Se volete raccontare anche voi la vostra storia e la vostra carriera, potete inviare una mail a bar@bar.it indicando come oggetto Storie al bar. Ricordate di:

Indicare nome e cognome, luogo di provenienza;
Allegare il file con le domande a cui rispondere per realizzare l’articolo (POTETE SCARICARE IL FILE QUI)
Scrivere l’aforisma che vi rappresenta
Allegare una o più foto che vi rappresentano negli anni di lavoro
ricetta e spiegazione di un vostro cocktail con relativa foto

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