Le limitazioni dovute alle chiusure forzate dei pubblici esercizi italiani hanno avuto impatto estremamente deleterio per tutta la filiera, che non potrà mai essere del tutto colmato dagli indennizzi statali.
Se fino ad oggi i bar venivano intesi soprattutto come delle moderne agorà, luoghi di aggregazione per eccellenza, in cui ritrovarsi a fare conversazione e partecipare alla vita pubblica in maniera spesso imprevista davanti a un ottimo caffè o alla propria bevanda preferita, le contingenze stanno portando ad una ridefinizione di questi spazi, imponendo una gestione più accurata dei rischi che, tuttavia, potrebbe avere anche delle potenzialità nascoste.
Cosa possono fare i gestori per orientare le abitudini e le modalità di consumo dei propri clienti potenziali? Come è possibile per loro capire quali siano i target più appropriati per la propria attività a cui mirare nel prossimo futuro? Come offrire un servizio e delle forniture all’altezza delle aspettative? Come comunicare con la clientela anche quando si è chiusi?
La crisi pandemica ha imposto alle imprese del settore di adeguarsi a nuove esigenze legate alla fruizione degli spazi fisici e virtuali che potrebbero diventare per molti esercenti l’occasione per riflettere su un aspetto fortemente trascurato negli ultimi anni: la digitalizzazione.
Uno strumento fondamentale per dare una risposta concreta a questa necessità potrebbe essere quello dei CRM.
I CRM o Customer Relationship Management sono dei software in grado di gestire molti aspetti critici in questa situazione come, ad esempio, creare dei file dettagliati dei clienti, utilizzabili anche per il tracciamento dei contatti, effettuare lo storico delle prenotazioni e degli eventuali preventivi inviati.
Un altro aspetto molto interessante potrebbe essere l’assegnazione di tag e filtri personalizzati ai clienti all’interno del proprio gestionale (tipologia di consumazioni, esigenze dietetiche e alimentari particolari, allergie, ecc.), per creare campagne di e-mail marketing mirate da inviare a un target profilato, in previsione di eventi speciali.
Questi software, abbinati a dei moduli ERP (acronimo di Enterprise Resource Planning, ovvero pianificazione delle risorse d’impresa) per la gestione dei database, coprono tutte le aree che possono essere automatizzate e/o monitorate all’interno di un’attività (acquisti, magazzino, vendite, contabilità, gestione finanziaria, ecc.), permettono agli utenti di operare in un contesto uniforme e sono in grado di offrire una gestione del magazzino più efficiente, minimizzando i costi – grazie all’ottimizzazione delle giacenze e l’efficientamento dei processi – e gestendo tutta la contabilità in modo automatizzato.
Inoltre, sfruttando le nuove tecnologie di comunicazione, permettono agli utenti di comunicare in tempo reale con la propria filiera commerciale, creando un sistema aperto e profondamente integrato con il mondo esterno.
In questo senso, allocare una parte delle risorse messe a disposizione dallo Stato per dotarsi di questi nuovi strumenti potrebbe davvero fare la differenza e consentire uno sviluppo della propria attività coerente con le aspettative dei clienti e in linea con i propri bisogni di semplificazione e pianificazione.