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Olio extravergine o olio d’oliva? Ecco le differenze

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Dopo le recenti indagini su alcune aziende che vendevano olio d’oliva spacciandolo per extravergine, cerchiamo di capire come distinguere i vari oli in commercio. State bene attenti!

In Italia si produce olio di grande qualità

Partiamo dicendo che in commercio potete trovare 4 diverse categorie di olio, che vi elenchiamo in ordine di qualità. Il più importante è l’olio extravergine di oliva, che deriva dalla spremitura di olive sane e con acidità dello 0,8% massimo; il costo va dai 7 agli 8 euro al litro. L’olio vergine di oliva (poco commerciato ormai) è simile al primo, ma più acido. L’olio d’oliva è invece un mix tra olio d’oliva raffinato e quello vergine, ed ha un costo di 4 o 5 euro al litro. L’olio di sansa, infine, è quello usato nei processi industriali.

Conosci le differenze tra olio extravergine e olio d’oliva?

Potete però trovare anche delle differenze visibilissime. L’extravergine ha un colore intenso, giallo oro o verde smeraldo, mentre l’olio d’oliva è più chiaro. Anche il profumo è differente, con quello dell’extravergine molto più accentuato; l’olio d’oliva è basico nell’odore e poco persistente. L’olio extravergine va assaggiato, e c’è tutta una procedura particolare per questo. L’olio d’oliva invece si utilizza solamente. Il primo ha un sapore complesso e sapido che lascia la bocca pulita dopo l’assaggio. Il secondo è più leggero e preferito in cucina. In conservazione, invece, l’olio extravergine dura di più (circa 18 mesi), sempre tenendolo in ambiente umido ed a temperatura ambiente.

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