La CEO e il Presidente di Hospitality Industry Network raccontano all’Osservatorio HostMilano come sta evolvendo il mondo dell’ospitalità e del fuoricasa: tanti energia e vari cambiamenti, molti dei quali possono essere visti positivamente.
Come sta cambiando l’industria dell’ospitalità, quali le sfide poste ad architetti e designer dal nuovo ambiente e dal nuovo cliente? Lo abbiamo chiesto a Shelia Lohmiller, CEO e Chris Tucker, Presidente di NEWH – The Hospitality Industry Network, associazione con sedi in USA, Regno Unito, Francia, Italia e Canada, partner storico di HostMilano.
“Gli Stati Uniti si stanno muovendo rapidamente e l’attività sta aumentando da qualche mese. I nostri studi di progettazione stanno assumendo personale. I produttori sono messi alla prova dalle limitazioni delle materie prime, dai costi logistici e dai ritardi nella consegna dei componenti di importazione. La maggior parte delle aziende continuano a lavorare in un ibrido tra remoto e ufficio e a settembre molti torneranno in ufficio con programmazione limitata. Nel Regno Unito, Francia, Italia e Canada percepiamo livelli simili di attività, ma si procede più cautamente degli USA nell’aprire viaggi, produzione e uffici, con l’industria dell’ospitalità che sta lentamente tornando in azione. Ciò che è accomuna tutto il mondo è l’entusiasmo di andare avanti”.
L’ultimo periodo ha sottoposto l’ospitalità a varie sfide, come sta rispondendo?
La pandemia ha indotto i designer e gli architetti a ripensare il modo in cui creano gli spazi dell’ospitalità. Non solo in termini di sistemi touchless, segnaletica per la distanza sociale e sistemi di filtraggio dell’aria: anche il design degli interni si sta evolvendo perché le persone cercano di sostituire lo stress e l’ansia con esperienze più rilassanti e allegre. I produttori si focalizzano su una maggiore sostenibilità, sul riciclaggio, la facilità di pulizia, le soluzioni touchless e la tecnologia UVC. Tutto sommato, sono cambiamenti positivi sia per le persone sia per il nostro Pianeta.
Quale futuro si prospetta per l’industria dell’ospitalità?
Come vediamo dalle attività negli USA l’industria si sta riprendendo velocemente. A causa del distanziamento sociale, durante la pandemia sono stati fatti dei cambiamenti nelle lobby, nelle aree pubbliche e nelle cene all’aperto. Nei nostri eventi online negli ultimi 15 mesi, molte catene alberghiere e aziende di design hanno ricordato che i cambiamenti di allontanamento sociale erano temporanei e l’obiettivo era quello di tornare agli spazi pubblici pre-COVID appena la situazione lo avrebbe permesso. La perdita di molte imprese in questo periodo ha spinto coloro che sono rimasti sul mercato ad adattarsi tramite l’offerta online, il take away, le cene all’aperto. Prevediamo che quando il mondo tornerà a un’attività post-pandemica continueranno in modalità ibrida. Ho ordinato la sfera di cristallo su Amazon, ma la consegna è stata ritardata per problemi logistici, quindi non sono sicuro di poter offrire maggiori informazioni finché non vivremo questo recupero!
La sensazione però è che chi saprà cogliere le opportunità trarrà un innegabile vantaggio dalla ripresa. Che ruolo ha la sostenibilità a vostro avviso?
NEWH ha un fantastico Education Team con membri dedicati, alcuni dei quali con certificazione LEED e WELL. Condividiamo informazioni ed educhiamo con i programmi Green Voice e EDOnline, il nostro sito web che condivide e porta i riflettori sui cambiamenti del settore, i prodotti, le prospettive, l’approvvigionamento e l’accettazione di questi programmi da parte della proprietà. C’è stato un movimento molto forte per coinvolgere nell’industria dell’ospitalità WELL in quanto è una certificazione che si concentra sulla portata completa della salute di un edificio. Con la pandemia e gli evidenti cambiamenti nel riscaldamento globale è chiaro che il mondo sta cambiando e ognuno di noi deve fare la sua parte se vogliamo che in futuro ci sia ancora una casa per i nostri figli.
