Il locale che Luca Spreca gestisce con la sua famiglia da 10 anni, riflette in pieno la sua personalità eclettica ed artistica.
(Questo articolo è all’interno della rivista di luglio 2015 di bar.it Mag online)
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Qui potete trovare caffè, torrefazione, cioccolateria, gelateria e la qualità estrema della sua pasticceria. Dal primo corso di formazione (quasi 30 anni fa), Luca ne ha fatta di strada, senza mai dimenticare che un pasticcere nasce in laboratorio, e che lì prendono vita le sue creazioni, dalla professionalità e dalla ricerca.
Caro Luca, quando e dove è iniziato il tuo amore per la pasticceria?
La mia famiglia aveva un laboratorio di pasticceria a Monte San Giusto, e naturalmente eravamo sempre immersi In quegli angoli tra sacchi di farina e marmellate varie. Finito il militare ho iniziato ad aiutare mio padre in laboratorio e da lì, tramite riviste del settore, ho iniziato ad apprezzare la creatività dei vari maestri pasticceri che presentavano le loro bellissime creazioni. Negli anni ’80 abbiamo deciso di rinnovare il nostro locale e per migliorare la nostra produzione sono andato a bottega da un maestro pasticcere di Riccione che mi ha, tra le altre cose, fatto innamorare del cioccolato. Da lì in poi tra corsi professionali e aggiornamenti ho potuto affinare il mio modo di lavorare.
Quali sono i prodotti che più ami usare per le tue creazioni?
Praticamente ho iniziato lavorando il cioccolato, potendo creare di tutto con stampi, cornetti e lavorazione a mano. Oltre ad essere buono, è ottimo per tutte le creazioni. Attualmente faccio molto uso di pasta di zucchero ,che viste la mode e le tendenze si presta egregiamente alle richieste della clientela.
Parlaci un po’ del tuo locale. Che cosa vuoi trasmettere e che cosa vuoi offrire ai tuoi clienti?
La clientela di oggi è sempre più esigente, sa cosa cerca e sa cosa vuole, merito di tutte le varie trasmissioni televisive. Noi cerchiamo di accontentare ogni richiesta senza mai tralasciare l’importanza della qualità delle materie prime e soprattutto cercando di mantenere una certa tradizione di lavorazione. L’industria non riuscirà mai, per tecnica di lavorazione e costi, ad eguagliare l’artigianalità.
Qual è il tuo “cavallo di battaglia”, quello che fa brillare gli occhi a te ed ai tuoi clienti?
Di sicuro è il Semifreddo alla Nocciola, il dolce più venduto nel nostro locale, ma non voglio tralasciare il Gelato che, creato artigianalmente da mia sorella Donatella, ci da delle ottime soddisfazioni.
Parliamo di decorazioni. Ami usarle nelle tue torte? Che cosa ti piace rappresentare e cosa vuoi trasmettere?
Di sicuro amo usare tutte le decorazioni possibili. Il mio stile, affinato dopo aver frequentato corsi con il maestro Graziano Giovannini di Montecatini Terme, si incentra sulla fantasia per i bambini, adoro creare paesaggi che li fanno sognare ad occhi aperti. È bello vedere quando nel mio locale entrano dei bambini, si tuffano letteralmente davanti alla vetrina delle torte in presentazione.
Quanto e come è cambiata la pasticceria da quando hai cominciato fino ad oggi? E quali sono le prospettive per il futuro?
La Pasticceria si è evoluta in maniera esponenziale; oggi si trovano prodotti e decorazioni che anche venti anni fa nemmeno si immaginava potessero essere creati, vedi ad esempio la stampante alimentare. Il futuro riserverà, secondo me,l a frenata di nuove tipologie di prodotti (tipo margarine, farine cioccolati, etc.) dove i produttori di materie prime hanno reso il settore ormai saturo. Di sicuro ci sarà una sempre più attenzione alla sicurezza alimentare, che purtroppo ancora oggi registra casi che rovinano l’immagine del pasticcere artigiano.
Il ricordo più bello di tutti questi anni di lavoro?
Di sicuro quando ho vinto il primo premio per un uovo di Pasqua esposto nel concorso “Mastro Pasticcere” , dove una nutrita giuria popolare ha scelto l’uovo più bello tra vari pasticceri, e non da ultimo un riconoscimento decretato dai tecnici di un’azienda del settore delle decorazioni per pasticcerie. Sono, nel 2015, tra gli undici Pasticceri più bravi in Italia sul tema della decorazione delle torte.
Tre parole attraverso cui descrivere la pasticceria…
Ne dico una sola: la Pasticceria è vitalità.
Ed ora tre aggettivi per descrivere te stesso…
Sono un po’ introverso, amo stare da solo quando creo, perché riesco ad estraniarmi dall’ambiente circostante così da permettermi la concentrazione necessaria che scatena la mia fantasia. Ma allo stesso tempo mi piace scherzare, non a caso in laboratorio c’è sempre voglia di ridere. La mia peggior pecca è la timidezza; non mi piace essere in primo piano.