Da tempo tutti i locali devono far fronte alle più svariate richieste dei clienti: sensoriali, etiche, culturali e salutistiche.
Per questo il mercato offre ormai una vasta gamma di prodotti che rispondono a tali esigenze. Questi cambiamenti toccano anche il mondo del latte, tanto che al fianco di quello vaccino stanno prendendo piede specialità a base vegetale. Intolleranze, allergie e diete particolari hanno agito assieme alla voglia di provare prodotti che hanno effetti positivi ed alti valori nutrizionali.
La crescita, poi, del numero di vegani e vegetariani, ha fatto sì che la percentuale di latte di origine vegetale servito nei locali sia davvero alta, senza dimenticare il biologico.
Tali prodotti vanno però conosciuti a fondo per composizione, gusto e resa, così da permettere al barista di trasmettere la qualità dei prodotti ai clienti e diventare per loro un punto di riferimento.
La bevanda più richiesta è quella di soia, conservata a temperatura ambiente e poi, una volta aperta, in frigo a 4°C.; ci sono poi l’avena, la mandorla, il farro, il riso e la chufa.
Prodotti che vanno inseriti nel menu (magari con una rapida descrizione) e che si prestano per preparare cappuccini, macchiati e bevande varie. Ricordate però, per evitare sprechi, di lavorare i prodotti nelle quantità richieste al momento.
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