Sta per arrivare Aperitivo Festival, il nuovo format dell’happy hour che animerà il capoluogo lombardo nella primavera del 2020, avendo come tema principale proprio l’aperitivo in ogni sua declinazione.
L’aperitivo a Milano è davvero immancabile, quasi una necessità, uno stile di vita, qualcosa da provare assolutamente. Ecco che allora si è pensato di creare un evento che fosse proprio tutto a tema aperitivo, per concentrarsi sull’esperienza pre-dinner in tutte le sue forme. Nasce così Aperitivo Festival, l’evento che va ad arricchire il panorama di eventi della città lombarda, che a quanto pare sta diventando la patria di feste, eventi mondani e grandi momenti di intrattenimento.
Aperitivo Festival è stato ufficialmente presentato in Piazza Duomo nel corso della decima edizione della Milano Food Week, alla presenza di Gian Marco Centinaio. Un nuovo format creato ed ideato da SG Company, annunciato con grande entusiasmo dal patron Federico Gordini, che poi ha dichiarato: “un evento ad hoc per celebrare il rito tutto milanese come un’occasione di consumo e valorizzazione del patrimonio agroalimentare italiano da esportare nel mondo”.
Durante la presentazione erano presenti anche Andrea Berton, Daniel Canzian e Davide Oldani, quelli che vengono definiti come i Tre tenori della cucina italiana, che per l’occasione si sono riuniti per fare un omaggio al grande Maestro Gualtiero Marchesi, insieme al grande mixologist Filippo Sisti.
Aperitivo Festival si svolgerà a Milano nel corso della primavera del 2020, e tra gli obiettivi dell’evento c’è la creazione di un tavolo permanente che porterà all’istituzione di un marchio di qualità dell’Aperitivo Italiano nel Mondo, come un disciplinare ca cui tutti i locali dovranno attenersi per puntare su questo tipo di servizio al cliente. Sempre Gordini ha sottolineato come “Milano, grazie al food, è ancora di più la capitale del lifestyle italiano. Qui abbiamo inventato dei momenti iconici mutuati poi anche altrove. Uno di questi è senz’altro l’aperitivo, che ha offerto nuove opportunità di consumo e condivisione e introdotto nuovi modi di mangiare. Ci sembrava giusto quindi celebrarlo anche come opportunità di business”.
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