Il settore della birra e dei birrifici artigianali è uno di quelli che ha maggiormente sofferto la crisi pandemica. Le vendite sono calate anche per la chiusura prolungata dei locali pubblici e per lo stop forzato a tanti eventi che erano in programma.
Ora ecco che il Ministero dello Sviluppo Economico guarda con attenzione anche questo settore e presenta (con decreto direttoriale del 12 gennaio 2022) un bando attraverso il quale si mettono a disposizione dei birrifici artigianali contributi a fondo perduto, che sono commisurati in base al volume di birra del registro annuale di magazzino nell’anno 2020.
A poter accedere a questi contributi sono esclusivamente i birrifici artigianali indipendenti, quelli cioè che producono birra artigianale che non è sottoposta a processi di microfiltrazione e pastorizzazione. I birrifici artigianali che richiedono il contributo devono:
– utilizzare impianti fisicamente distinti da quelli di qualsiasi altro birrificio
– essere economicamente e legalmente indipendenti da un altro birrificio
– operare sotto licenza di utilizzo dei diritti di proprietà immateriale di altri
– essere regolarmente iscritti in CCIAA e in stato di attività
– non essere destinatari di alcuna sanzione interdittiva
– si trovano nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non sono in liquidazione volontaria o sottoposti a procedure concorsuali con finalità liquidatorie
– alla data del 31 dicembre 2019, non si trovavano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà
L’agevolazione è un contributo a fondo perduto, in misura pari a 0,23 euro per ciascun litro di birra, in base ai criteri riportati nell’informativa.
Le istanze vanno presentate attraverso la redazione della modulistica prevista dal MISE, e andranno trasmesse a mezzo pec a partire dal 20 gennaio 2022 fino alle ore 12.00 del 18 febbraio 2022.