Caffè e gelato sono prodotti universali, che piacciono non solo in Italia ma in tutto il mondo. Oggi vediamo quali sono news e tendenze di questi prodotti nel Nord America.
Cosa fa una nota influencer quando si sveglia la mattina? Aubrey Pick ci dà uno sguardo sul rito quotidiano della preparazione del caffè (pesatura, bollitura dell’acqua, macinatura ed estrazione in pour-over) sua e del marito. Un rito condiviso da sempre più statunitensi. Scrive Pick: “anche se la diffusione dei chicchi monorigine delicatamente tostati ha richiesto quasi un decennio per espandersi al di fuori delle aree metropolitane (è costoso, è di nicchia), negli ultimi due anni ha rapidamente guadagnato terreno negli angoli più remoti del Paese.
Caffè e gelato negli Stati Uniti
Dove una volta dominava solo la tostatura scura, che rende più facile nascondere i difetti nei chicchi, ora la leggera si sta facendo strada e contribuisce ad affinare il palato degli americani per il caffè”. Tra i motivi “mutamenti demografici, maggiore attenzione al commercio equo e solidale, approccio gourmet” ma “io e mio marito amiamo pensare che una tostatura leggera consente una maggiore complessità e profondità in tazza; ha un sapore più ricco, più pieno, più completo. E ovviamente ha una storia migliore”.
La passione per il caffè specialty degli americani è confermata dai dati della National Coffee Association: il 46% consuma caffè fuori casa e di questi il 59% ha scelto lo specialty. Nel 1999 solo il 9% degli americani beveva specialty, nel 2017 il dato è salito al 41%, con una media di 2,97 tazze al giorno (erano 2,24 nel 2001).
Vediamo ora la situazione di caffè e gelato in Canada. Dal Montreal Mayssam Samaha si rivolge invece a un prodotto di grande successo in Canada e ne segnala le tendenze. La torrida estate canadese ha visto un gelato trasformato in mille gusti, forme e colori. Dai sapori insoliti: sesamo nero, tè di vari tipi, tocco etnico con baklava e halva, virata al salato con formaggi, pancetta, peperoncino, aglio nero e Sriracha. Ma insoliti diventano anche contenitori. Il cono quando c’è diventa artigianale, oppure si trasforma in qualcosa di più creativo pescando dalle tradizioni street food del mondo, dal churro al bubble waffle, dall’éclair ai panini di pasta brioche. Tanta varietà di forme, gusti e colori poi ha spesso un obiettivo preciso: Instagram. “Sta giocando un ruolo così importante nel successo dei locali che alcune gelaterie stanno sviluppando creazioni esagerate per portare la clientela a condividere foto delle loro preparazioni: ci si sbizzarrisce con colori unicorno (arcobaleno e glitter) e topping pazzi come zucchero filato, snack salati, salsa al peperoncino, miscele di spezie, cereali per la colazione, mini ciambelle eccetera”.
Sul fronte salute migliorano le opzioni vegetariane e vegane ma anche coni e panini gluten free di accompagnamento, mentre si afferma il gelato artigianale preparato con cura al momento in piccole quantità. Sul fronte opposto ci sono i sorbetti alcolici “non una novità, ma i cocktail di oggi sono più fantasiosi oppure semplici come un ghiacciolo artigianale immerso in un bicchiere di bollicine in modo che i due elementi si completino a vicenda”.
E non tramonta la popolarità del più tradizionale gelato soft: “ogni negozio perfeziona la tecnica per dominare quel perfetto vortice degno di Instagram. L’ultima tendenza è il gelato arrotolato in stile asiatico che viene preparato sul posto ed è tanto spettacolare da guardare, quanto delizioso da mangiare”.
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