Il Comune di Milano ha rinnovato per altri 12 anni la concessione al Camparino, lo storico locale aperto nel 1915 da Gaspare Campari, il papà di uno dei liquori più famosi del mondo!
Il luogo di ritrovo simbolo dell’aperitivo milanese -molti i volti noti dello spettacolo, del cinema del jet-set e delle istituzioni che nelle decadi hanno animato il locale-rimane aperto e dove è, tra la Galleria e i portici di piazza Duomo che da 102 anni è una certezza nel Salotto di Milano.
Diversi sono i riconoscimenti portati sul bancone negli anni, ad esempio i due Ambrogini d’oro consegnati prima da Gabriele Albertini poi da Giuliano Pisapia ad Orlando Chiari che lo gestisce con la moglie Teresa Miani da quasi vent’anni.
A quanto pare niente bando in vista, ma una promessa, ovvero quella di rinnovare e rilanciare il locale.
A partire dalla gestione: un accordo tra la Caffé Miani, attuale concessionario, e la Davide Campari-Milano prevede che la seconda acquisisca le quote della prima per concentrare in un unico soggetto marchio e conduzione dell’attività. L’idea è quella di salvaguardare la tradizione, ma al contempo prevedere un forte restyling che rinfreschi il locale consentendogli di avere un respiro internazionale.
Apertura sette giorni su sette per tutto l’anno, e assunzione di nuovo personale e con investimenti per l’organizzazione di eventi e per l’ammodernamento delle attrezzature, sono le prime azioni previste.
L’impegno con Palazzo Marino, da parte della gestione, è quello di pagare un canone d’affitto in linea con i prezzi di mercato e, una volta terminata la concessione, di donare al Comune gli arredi del locale, per i quali è stato chiesto il vincolo della Sovrintendenza. Un’operazione definita complessa dall’assessore al Bilancio e Demanio Roberto Tasca, ma che può garantire la permanenza di un’insegna storica in Galleria!
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