Per molto tempo ci sono state solo ed esclusivamente le tazzine in ceramica, poi sono arrivate quelle più moderne in vetro. E oggi? Ora il caffè ha conquistato anche i più eleganti bicchieri, calici e mug da cocktail grazie alla “coffee mixology”, dove diventa ingrediente di drink innovativi e dai sapori inaspettati.
Una tendenza che, da passione di nicchia, è diventata una specialità sempre più nota anche in Italia, dove nascono ogni giorno nuovi cocktail in cui l’aroma del caffè si unisce alle note di distillati, succhi di frutta e bibite, nelle varianti alcoliche e non. Il successo di questi drink sta guidando il caffè verso nuove fasce orarie come l’aperitivo e l’after dinner, durante le quali la richiesta di “coffeetail”, cioè di cocktail al caffè, è in forte crescita, soprattutto da parte dei più giovani e in un periodo come l’estate in cui le temperature possono scoraggiare il consumo di bevande calde.
“Il caffè continua a stupirci per la sua capacità di rinnovarsi attraverso nuove modalità di consumo, capaci di attirare anche le nuove generazioni, senza però perdere un forte legame con il concetto di italianità”, dichiara Michele Monzini, Presidente di Consorzio Promozione Caffè. “Come emerge dalla nostra ricerca “Se è italiano… si sente! – Gli italiani e il caffè”, per il 91,3% degli italiani il caffè è straordinario perché unisce la tradizione dei metodi più antichi all’innovazione di nuove modalità di prepararlo e gustarlo, come appunto i drink a base di caffè. Che sia la colazione o l’aperitivo, il caffè è sempre protagonista, capace di accendere la convivialità: non è un caso che il 92,4% pensi che questa bevanda, nelle sue più svariate forme, sia un momento di incontro e che il 91,2% lo consideri un gesto d’amore o di amicizia per le persone a cui lo offriamo”.
Ad aver messo le basi del successo della coffee mixology è la fama di cocktail internazionali come l’Irish Coffee e l’Espresso Martini, che hanno influenzato i bartender a utilizzare il caffè anche in versione drink. “Si tratta di un ingrediente che ha un impatto importante sul gusto e che per questo diventa protagonista del drink”, spiega Francesco Sanapo, pluripremiato campione barista e assaggiatore. “È quindi fondamentale utilizzarlo con criterio, conoscendo prima di tutto la materia prima: ogni caffè, infatti, è diverso dall’altro e può caratterizzare in modo differente il cocktail”.
I metodi di estrazione, in particolare, possono regalare un “twist” differente al cocktail, esaltando le note aromatiche dei distillati o della frutta a cui il caffè viene abbinato. L’espresso, per esempio, è perfetto in un drink in cui si vuole far emergere la forza e l’intensità del caffè in equilibrio con liquori di carattere, come la vodka, il whisky, la tequila e il triple sec, mentre il cold brew e la moka sono molto utilizzati nei “mocktail”, la variante analcolica dei cocktail, per creare un maggiore bilanciamento di gusto con ingredienti come succo d’arancia, acqua tonica o latte di mandorla. E che il caffè sia protagonista di queste bevande alcol-free non stupisce: è proprio il cappuccino, che nasce dalla miscelazione tra caffè e latte, il primo esempio di mocktail nella storia.
A favorire la diffusione dei cocktail al caffè sono soprattutto i giovani, che oltre ad essere più inclini alla sperimentazione e ad assaporare il caffè in modalità innovative, vivono l’esperienza della caffetteria in modo diverso rispetto alle altre generazioni. Se nonni e genitori, infatti, il più delle volte entrano in un bar per ordinare un espresso al banco che berranno in pochi sorsi, i figli scelgono delle bevande che li accompagnino in un tempo molto più dilatato, durante il quale studiare, lavorare e trascorrere del tempo con gli amici. I drink al caffè, in particolare nella loro variante senza alcol, grazie a un volume di liquidi più elevato rispetto alle proposte più tradizionali, sono la bevanda perfetta per accompagnarli in un’esperienza completa e totalizzante.
Miscelato a un cocktail alcolico o a zero gradi, il caffè deve sempre mantenere un profilo equilibrato, evitando di coprire troppo gli altri sapori o di sbilanciarli verso note sgradevoli. Per questo, secondo Francesco Sanapo, il caffè ideale da utilizzare nella coffee mixology è arabica con tostatura media: “Quando si miscelano due ingredienti, i gusti a prevalere sono due: l’amaro e l’acido. Il primo, se troppo forte, è associato a un sapore sgradevole, negativo, per questo è meglio evitare una tostatura scura che accentuerebbe le note amare”, aggiunge l’esperto. “Nei cocktail possiamo trovare diverse note acide, per esempio quelle della frutta, che possono donare alla bevanda un profilo gustativo più complesso e interessante se valorizzate correttamente. Il caffè arabica, in questo, è ideale perché caratterizzato da un tocco di acidità che può regalare maggiore dolcezza al drink”.
FIORENTE NEGRONI
Ingredienti:
3 cl di gin London Dry
3 cl di Campari
50 g di liquore alla rosa
Mezzo espresso ristretto (circa 9 gr)
1 cl di succo di lime
Preparazione:
Riempire un bicchiere da mixing con ghiaccio e aggiungere il gin, il caffè espresso, il liquore alla rosa e il Campari. Mescolare delicatamente con un cucchiaio da bar per raffreddare e miscelare bene gli ingredienti. Aggiungere quindi il succo di lime fresco e mescolare nuovamente per amalgamarlo agli altri ingredienti. Filtrare il cocktail in un bicchiere old fashioned riempito con ghiaccio. Bevi responsabilmente!
BASILISCO
Ingredienti:
1 l di latte di cocco
30 g di basilico fresco
400 g di latte di cocco denso in lattina
1 caffè espresso
75 g di zucchero semolato
200 g di succo d’ananas
Preparazione:
Mettere il basilico in infusione per 24 ore nel latte di cocco, quindi frullarlo insieme allo zucchero e al succo d’ananas. Versare il composto ottenuto in un bicchiere con ghiaccio e aggiungere il caffè espresso. Decorare con una foglia di basilico.
Il caffè, insomma, guarda al futuro continuando a sorprendere per la sua straordinaria versatilità, tanto da diventare l’ingrediente segreto di due innovativi cocktail estivi proposti da Francesco Sanapo: il Basilisco, dove il caffè incontra il gusto del basilico e del latte di cocco, e una rivisitazione del celebre Negroni.
“Se è italiano… si sente! – Gli Italiani e il Caffè”, indagine condotta da AstraRicerche per il Consorzio Promozione Caffè ad aprile 2024 su un campione di 1.001 intervistati 18-65enni statisticamente rappresentativi della popolazione
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