Quali sono i trend del dessert al ristorante nel 2019? L’Osservatorio HostMilano ha fatto una ricerca incrociata di magazine e associazioni di categoria in giro per il mondo per individuare le tendenze più “calde”, e più ricorrenti e nuove. Da Nation’s Restaurant News a L’Académie du Goût a The Caterer.
“Dolci” superfood
Questi dessert al ristorante vengono quasi sempre dalle Americhe e apportano nuovi sapori, meno calorie e supposte, miracolose proprietà taumaturgiche. Un esempio? Lo zapote nero, una sorta di incrocio tra un caco e un pomodoro, originario del Centro America, al gusto di cioccolato. Ma con molte meno calorie. Una panacea per i tanti pastry chef che stanno lottando per creare una pasticceria meno zuccherata ma ugualmente goduriosa. Ma anche i superfood già affermati partecipano al movimento salutista dei dessert, e allora largo alla mousse al cioccolato con quinoa tostata o ai dolci a base di hummus con pasta di cioccolato o biscotto.
Free from
Senza glutine, senza zucchero, senza materie prime derivate da animali… il movimento del free from dopo avere conquistato gli scaffali dei supermercati e altre categorie di alimenti sbarca nel dessert. Tra le alternative più interessanti tra i dessert al ristorante si sta affermando il latte di avena, un sostituto del latte non derivato da noci, cremoso, con alti contenuti di proteine e fibre. Mentre lo zucchero raffinato viene sostituito in favore di alternative naturali come lo sciroppo d’acero o gli zuccheri da frutta più o meno esotica.
Barbabietola superstar
È porpora, viene benissimo nelle foto e ha ottima proprietà salutari, dunque la barbabietola in tutte le sue varietà ha le carte in regola per attirare l’attenzione, anche a fine pasto. Nella costa orientale degli USA è nata perfino una catena di ristoranti senza glutine a lei dedicata, The Little Beet. La prossima star del gruppo? La barbabietola dorata. Il suo sapore un po’ acre si fa strada anche in cocktail e centrifughe da proporre a tutto pasto. La loro instagrammabilità sta decretando il successo anche di altri alimenti con colori forti – viola, blu e nero vanno per la maggiore – dal mirtillo all’ube, dalle alghe al carbone, che vanno a colorare naturalmente pani, tortine e ciambelle.
Pasticceria etnica
Dopo i ristoranti etnici, arrivano le panetterie francesi e la pasticcerie giapponesi, e in generale vengono scoperte e riproposte golose specialità da tutto il mondo. Agli éclair e macaron francesi ora si aggiungono la portoghese Pastéis de Belém, i giapponesi Daifuku, gelatina di umeshu e mochi e la Girella di cannella o lo Roman Snail danesi. Aggiungere un tocco di esotismo o lasciarsi ispirare da lavorazioni e ingredienti nuovi può aggiungere un brivido a fine pasto.
Mini è meglio
Sarà perché si cerca di assumere meno calorie senza derogare al gusto ma anche al ristorante avanzano le mini torte: versioni mignon di classici di grande formato. E i mini pudding. Magari accompagnati da una tisana di erbe fresche tagliate sul momento, un caffè o un tè specialty. Importante al di là del gusto è la presentazione: meglio se scenografica. Impagabile per il cliente la possibilità di indugiare a tavola a fine pranzo senza sentirsi gli occhi del cameriere puntati addosso.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.