Abbiamo deciso di stilare una nostra selezione dei migliori torbati del momento. Tralasciamo le eterne diatribe tra puritani sostenitori del metodo classico e gli amanti dei sentori di torba; così come le differenze tra scozzesi, irlandesi, canadesi o giapponesi.
Questo è l’elogio del poetico connubio tra capacità umane e natura, in una terra generosa, fertile e ricca di piogge, di sorgenti d’acqua e dunque di torbiere salmastre. Non a caso un detto scozzese recita “la pioggia di oggi è il whisky di domani”. E proprio grazie alla combustione lenta e fumosa della torba abbiamo whisky con riconoscibili sentori di affumicatura, e di salmastro: l’alito del mare. Vi proponiamo quelli che secondo noi sono i 3 migliori torbati del momento
ARDBEG 10 y.o. – 46% vol.
Miglior single malt scotch (categoria 10 anni) nel 2012 e miglior whisky al mondo secondo la WHISKY BIBLE di Jim Murray nel 2008. È forse ad oggi il più torbato e complesso in circolazione. Prodotto sull’isola di Islay, regina delle Ebridi. La Ardbeg Distillery viene fondata nel 1815 da John MacDougall e deve il suo nome al termine gaelico Ard Beg, “piccolo promontorio”. Ha avuto una storia travagliata, specialmente nell’ultimo trentennio, cambiando più proprietari e chiudendo per alcuni periodi. Dal 1998 è finalmente in ripresa. Il suo 10 years, è un whisky marcato, elegante e dall’equilibrio perfetto. Affumicatura tutt’altro che forzata, lascia spazio ad un ventaglio di aromaticità e speziature da renderlo unico. Non subisce filtrazioni a freddo. Al naso si presenta pungente, con una leggera nota di succo di limone. Segue uno spiccato sentore di brezza marina e di bacon affumicato, per poi aprirsi su note dolci e sensuali di pera e ananas. Evolve poi fino alla nocciola tostata e la cera d’api, con una punta di vaniglia. Al palato è dolce e piccante. Ritroviamo le note agrumate e le speziate del pepe nero,e un rotondo piacere di cannella e caramello. Finale lungo e persistente di frutta, banane mature e ribes, di malto, caffè e salmastro. Ci ha conquistato per il suo carattere scontroso, che avvolge il palato con grande dolcezza e ardore.
BENROMACH 10 Years Old – 43% vol.
Whisky di punta per una distilleria dello Speyside che sta avendo un grande successo tra gli appassionati. La distilleria apre nel 1898 ad opera di F.W.Brickman, mercante di alcolici, ma ha una serie di difficoltà complici anche il Proibizionismo e la Depressione degli anni ’30. Dopo vari cambi di proprietà riapre definitivamente il 15 ottobre del 1998, al cospetto del Principe Carlo. Il suo 10 yeas leggermente torbato ha una maturazione inusuale per questa regione. Per 9 anni riposa per l’80% in botti di Bourbon e il restante 20% in botti di Sherry. L’ultimo anno in botti di Sherry Oloroso. Aroma di Mela Verde e frutta estiva (kiwi e ananas) rilascia sul finire note di noci, cioccolato e spezie dolci. Al palato emerge la cremosità dello Sherry e dei frutti di bosco, che evolvono in malto tostato e cioccolato al latte. È poi un seguire di spezie dolci, cannella, vaniglia e chiodi di garofano, foglia di tè all’arancia. Finale lungo e persistente. La torbatura si sente sempre ma leggera e delicata. Complessivamente un whisky molto più che piacevole. Non vi deluderà!
YAMAZAKURA – 40% vol.
Non è un torbato Scozzese, ma ritroviamo al palato un leggero sentore di legno e fumo tale da non volerlo escludere dal podio. Prodotto nella distilleria Sasanokawa Shuzo, nel distretto giapponese di Fukushima, originariamente specializzata in Sake e Shochu. Deve il suo nome alle montagne (yama) e ai ciliegi (sakura). Inviando i suoi migliori professionisti in Scozia ad apprendere l’arte del whisky – così come il grande Taketsuru -, e complice il clima mite del Giappone, le numerose sorgenti e la presenza di torbiere, la Sasanokawa è riuscita a mescolare l’antica tradizione nipponica con quella europea. Il blended di punta della casa è una miscela di mais (80%) e malto d’orzo (20%), ed invecchia per almeno 16 anni in botti di Bourbon. Al naso la vaniglia risalta insieme ai fiori d’arancia, di caramello e legno di rovere. Nel bicchiere si apre in un ventaglio di aromi, dalla noce di cocco al pane tostato. Al palato è morbido, setoso e intenso. Ritroviamo la tostatura, i frutti rossi maturi, la prugna, la mela rossa e una leggera fumosità. Finale lungo e speziato. Whisky eccellente; per intenditori.
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