Storie al bar è uno spazio dedicato a voi barman e baristi che da sempre lavorate dietro al bancone e a stretto contatto col cliente. Oggi, per Storie al bar, vi presentiamo la storia di Giorgio Fadda, una delle figure più importanti nel panorama dell’horeca in Italia.
Storie al bar nasce da un’idea di Peppino Manzi. Da molto tempo Peppino aveva in mente questo progetto per dar voce ai suoi ex giovani apprendisti barman del Cluny Piano American Bar e ai suoi ex allievi di scuola divenuti poi professionisti, poi aperto anche a tutti i barman, che potessero ricordare i primi anni della loro carriera delle vostre storie, delle vostre esperienze e lanciare un messaggio d’incoraggiamento ai giovani futuri barman.
Ecco che cosa ci ha raccontato Giorgio Fadda parlando della sua vita e della sua carriera:
“Nato ad Iglesias (Cagliari), il 26 luglio 1954 . All’età di 14 anni, dopo varie esperienze in altri settori, salgo per la prima volta sulla pedana di quello che era il più importante bar della mia città (Bar Cossu) per la mia prima esperienza in giacchetta bianca e papillon da apprendista.
Due anni dopo, a soli 16 anni ottengo il primo incarico come commis nel mondo degli alberghi di lusso al Hotel Romazzino in costa Smeralda. Ed é lì, che dopo aver lavorato per altri due anni con un incredibile capo Barman Austriaco, Peter Hofler mio primo vero maestro, ho capito cosa avrei voluto fare da grande. Sognavo di diventare direttore d’albergo ed e per questo motivo che ho voluto fare esperienze un po’ in tutti i reparti; dalla cucina al room service, portineria e ricevimento.
Mi sono trasferito poi a Londra, dove ho ulteriormente sviluppato le conoscenze dei vari reparti F&b, inizialmente come lavapiatti, poi room service e ristorante) in alberghi 5 stelle, per poi lavorare come “secondo” di colui che era a quei tempi il presidente UKBG: Roger Metcalf. Con simili referenze ho avuto quindi l’opportunità di ricoprire, nonostante la giovanissima età, la posizione di capo Barman al Capital Hotel di Knightsbrige dove ho avuto il privilegio di servire personaggi del calibro di Charlie Chaplin, Bing Crosby, Andrew Lloyd Webber, Rod Stewart e tanti altri artisti e personaggi del mondo politico Inglese.
Rientrato in Italia, sono approdato a Trento nel 1975 per una stagione invernale finendo poi a lavorare per 10 anni al Tiffany – Spiaggia degli olivi a Riva del Garda. Quando nel 1980 sono diventato (per breve tempo) direttore d’albergo, ho realizzato che ufficio, riunioni con la proprietà mi allontanavano troppo da quella che era la mia vera passione: il contatto con il cliente.
È così che ho scelto di tornare a fare il barman. Dopo alcune esperienze a Belgrado e in Germania, torno in Italia per lavorare 10 anni in quella che era una delle prime vere SPA Italiane il Park Hotel Imperial (Tao della salute) albergo 5 stelle a limone sul Garda.
Nel frattempo ho ricoperto cariche importanti in Aibes, seguendo gli insegnamenti di grandi personaggi quali Peppino Manzi, Luigi Parenti e Tonino Palazzi, come docente ai corsi Aibes, per poi diventarne Responsabile Nazionale e Referente Didattico (1986-2004).
Nel 2005 vengo eletto Consigliere Nazionale (Responsabile Commissione didattica- e infine Presidente Nazionale dal 2008 al 2011.
Quindi Vice Presidente SOLIDUS, Chairman of E.D.C. Education Development Committee dell’International Bartenders Association; Responsabile mondiale del “Élite Bartenders Course” 2009/2014; Chavalier de ver gallant città di Cognac 1992.
Sono infine arrivato a Venezia, chiamato al Hotel Europa e Regina dall’ allora direttore generale Signor Marco Milocco e dal F&b Giuseppe Cannito per sostituire un Barman.
In questa magnifica città unica al mondo mi sono fermato per 20 anni. Ciò che ho amato maggiormente di Venezia, oltre all’aspetto storico, è il fatto che tutte le sere mi ritrovo a chiacchierare al banco bar con clienti provenienti da tutte le parti del mondo. Non avevo più bisogno di girare il mondo, era il mondo che gira intorno a Venezia.
Più che Barman mi considero un Oste, ciò che più amo di questa professione é ospitare, non solo miscelare e preparare cocktail, ma svolgere un ruolo di vero anfitrione della casa. Da oltre un anno sono stato eletto Presidente mondiale del I.B.A.”
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Questa rubrica vuole essere una sorta di contenitore delle vostre storie di vita ed anche delle vostre ricette più importanti. Di volta in volta daremo spazio ad un barman che racconterà la propria storia umana e professionale e che ci dirà, con un aforisma, il suo modo di vedere questa straordinaria professione.
Gli articoli saranno pubblicati qui su bar.it
Per ogni articolo, appunto, troverete foto del barman aforisma e una sua ricetta “cavallo di battaglia”. Alla fine di questo percorso, raccoglieremo tutte queste esperienze in un volume: “Storie al Bar” e-book e cartaceo.
Se volete raccontare anche voi la vostra storia e la vostra carriera, potete inviare una mail a bar@bar.it indicando come oggetto Storie al bar. Ricordate di:
Indicare nome e cognome, luogo di provenienza;
Allegare il file con le domande a cui rispondere per realizzare l’articolo (POTETE SCARICARE IL FILE QUI)
Scrivere l’aforisma che vi rappresenta
Allegare una o più foto che vi rappresentano negli anni di lavoro
ricetta e spiegazione di un vostro cocktail con relativa foto
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