Per il caffè, il 2019 è il momento di osare. Caffè ai superfood, Nitro Coffee, Goth Latte – ai carboni attivi –, caffè all’uovo o agli estratti di fiori: sono le cinque tendenze più d’avanguardia individuate da una recente ricerca internazionale. E poi c’è il must della prossima estate, il Cold Brew, e vanno sempre forte specialty, monorogine ed estrazioni alternative.
Come trasformare queste suggestioni creative in moltiplicatori del business, magari anche grazie all’ibridazione con altri settori, come il pastry e il bakery? Al Sic – Salone Internazionale del Caffè, storico appuntamento ospitato all’interno di HostMilano (a fieramilano dal 18 al 22 ottobre 2019), tutti coloro che hanno fatto della passione per il caffè la loro professione troveranno non solo tutti i più importanti attori della filiera italiani e internazionali, ma anche un palinsesto senza confronti di eventi, contest e momenti di formazione, con la presenza dei più quotati baristas mondiali. E un’opportunità unica di conoscere in anteprima le tendenze di domani in termini di format, layout e innovazione tecnologica.
A Host 2019 formazione, eventi e award che premiano innovazione e design
Ma HostMilano non significa solo novità dalle aziende. Responsabilità, innovazione, ergonomia e design sono in primo piano grazie a un riconoscimento come SMART Label Host Innovation award, il concorso di Fiera Milano e HostMilano, in collaborazione con POLI.Design, Consorzio del Politecnico di Milano con il patrocinio di ADI – Associazione Italiana per il Disegno Industriale che, sulla base delle valutazione di un pool di esperti internazionali, sceglierà tutti quei prodotti, servizi e progetti, capaci di distinguersi in termini di funzionalità, tecnologie, sostenibilità ambientale, etica o risvolti sociali.
Tendenze, formazione ed anche competizione. Se per capire le qualità intrinseche del caffè e dei suoi metodi estrattivi HostMilano offre un ampio panorama di eventi e seminari, tra i padiglioni di fieramilano non mancheranno le opportunità per vedere all’opera da vicino i migliori professionisti a livello nazionale e internazionale.
Via allora al Gran Premio della caffetteria Italiana, con i migliori baristi italiani selezionati durante l’anno in cinque tappe da nord a sud. Si parlerà di certificazioni, invece, durante il Latte Art Grading Battle Championship, a cura di Aicaf Accademia Italiana Maestri del caffè e ALTOGA Associazione Nazionale Torrefattori e Importatori di Caffè e Grossisti Alimentari. Il Latte Art Grading System rappresenta l’unico sistema internazionale di certificazione nella latte art, ad oggi è presente in 22 Paesi del mondo. Chiude il panorama Coffee Addition, a cura di Gianni Cocco, Aicaf Accademia Italiana Maestri del caffè e ALTOGA Associazione Nazionale Torrefattori e Importatori di Caffè e Grossisti Alimentari. Il format, all’interno di Host 2019, si muoverà attraverso i vari stand che aderiranno a questa iniziativa e per i quali verrà realizzato un apposito “seminario” (master). Obiettivo: coinvolgere l’avventore con un esplosione di novità legate al mondo della “mitigazione”, che in questo caso sarà legata al caffè.
Host 2019 ospiterà anche l’evento TO COFFEE, in cui il caffè permette di parlare di sostenibilità, formazione e contaminazione.
TO COFFEE è un evento culturale di cinque giorni, organizzato dal caffesperto Andrej Godina, assieme allo staff dell’associazione Umami Area. TO COFFEE vuole declinare la parola caffè azione, seguendo il filo d’oro della sostenibilità di filiera.
TO COFFEE è un luogo di contaminazione in cui le merceologie del caffè e del cacao trovano un momento di incontro, grazio al progetto co-finanziato dall’UE con il programma Erasmus+. Durante HOST il Cocoa Project celebrerà il suo ultimo appuntamento con una formazione dedicata sul mondo del cioccolato di qualità. Infine Fabio Milani, trainer barista e titolare delle scuole italiane della European Bartender School contaminerà lo spazio TO COFFEE con il mondo del barman, con workshop e lezioni frontali di Coffee & Spirits. Un’occasione unica di scambio di esperienze tra due mondi, quello della miscelazione e quello del caffè, che raramente hanno occasione di incontrarsi.
In Italia specialty ed estrazioni alternative incontrano la tradizione
È importante esserci, a Milano – capitale dello stile di vita italiano – anche perché l’Italia sta diventando sempre più un laboratorio di nuove tendenze della caffetteria: anche il Paese che ha inventato l’espresso scopre le nuove estrazioni e gli aromi originali. E dall’incontro fra tradizione italiana e novità cosmopolite nascono proposte originali e interessanti pronte a essere replicate nel mondo.
Merito certo dell’arrivo anche in Italia delle grandi catene internazionali, ma anche di una pattuglia sempre più folta di baristi in grado di proporre, come dei veri e propri sommelier, prodotti diversi, raccontando a chi sta dall’altra parte del bancone le qualità intrinseche di ogni proposta.
Merito anche della famosa “Terza Onda”, che portando in primo piano monorigine ed ”Ethical sourcing”, ha cambiato la percezione del mondo del caffè. A cominciare dall’attenzione sempre più sostenuta verso la sostenibilità (dalle capsule monouso prodotte con materiali riciclabili all’utilizzo di tecnologie sempre più green) o dalla ricerca di un prodotto che deve essere sempre unico ed originale. Come? Grazie a strumenti come le certificazioni, al packaging accattivante, a location attrattive e, da non dimenticare, a tazzine personalizzate per forma, spessore e capacità. Perché avere un modello esclusivo in relazione alle diverse tipologie di caffè e di preparazione della bevanda, è uno di quei fattori in grado di rendere unica l’esperienza per il consumatore finale.
Ma quali saranno i must have della prossima estate? In prima fila il Cold Brew, il caffè estratto a freddo. Puro o con cocco, latte, latte di mandorle, acqua tonica, spremuta o chinotto, è la base ideale per mix alcolici o analcolici, preferito al caffè shakerato per la sua semplicità e l’assenza di zucchero, oltre che per l’inconfondibile aroma. Non da meno sarà il nitro coffee, il caffè all’azoto che ha conquistato gli Stati Uniti, il Nord Europa e l’Asia, e che si appresta a sbarcare sempre più massicciamente anche in Italia. Con una densa crema in superficie, al pari di una birra stout, promette di essere la preparazione ideale per diventare la bevanda dei mesi più caldi, grazie alla freschezza e alle proprietà dissetanti.
La manifestazione di riferimento per un settore che nel mondo vale 17 miliardi di euro
Che tutto ciò che ruota intorno al caffè sia in piena salute, non solo in Italia ma un po’ ovunque ai cinque angoli del pianeta, lo confermano anche i dati del Sistema Informativo Ulisse. Il commercio mondiale del comparto Caffè – Macchine per Caffè – Vending Machine ha raggiunto nel 2018 un nuovo massimo, superando quota 17 miliardi di euro (l’aumento medio nel decennio in corso è stato prossimo al 10% annuo). E non è tutto, perché le prospettive di crescita dell’intero settore riguardano anche gli anni fino al 2022 (+6.1% medio annuo in euro)
In buona salute appaiono in particolare i segmenti Premium-Price (nel periodo 2008-2018 il loro market share è passato dall’11.2% al 25.7% del totale mondiale) e quelli di fascia Medio-Alta, che hanno aumentato di quasi 7 punti la propria incidenza rispetto a dieci anni prima. Per quanto riguarda l’export a livello mondiale, a trainare la domanda di importazioni ad elevato valore aggiunto sono mercati come Francia, Regno Unito, Germania, Olanda, Spagna, Canada e USA, a cui si sono aggiunti negli ultimi tempi Cina e Hong Kong, Sud Corea, Emirati Arabi Uniti e Australia. Tra le mete delle vendite italiane del comparto – con i suoi 2,7 miliardi di euro nel 2018, il Belpaese si conferma il leader di mercato a livello globale nelle esportazioni Premium-Price, e specificatamente nei segmenti dei Distributori automatici – ci sono soprattutto Germania, Francia, Stati Uniti, Russia (in crescita), Regno Unito e Austria.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.