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La Piscola è una bevanda di Pisco e cola servita in un tumbler alto con ghiaccio e due fette di limone , ed è una bevanda nazionale per le quali non vi è classismo.

Si beve dal nord a sud e anche se l’origine del pisco può essere in dubbio, la piscola é sicuramente cilena. Ovviamente la mia ricerca non si è fermata qui e anzi, ci sarebbe da scrivere un libro intero sulle bevande tradizionali cilene, dove il vino la fa sempre da padrone!! Vi e’ un locale in particolare a Santiago, che dovrebbe essere tappa obbligatoria per ogni turista, la Piojera,un símbolo de la “cultura guachaca”,un tipo di cultura popolare cilena che si associa a persone alle quali piace bere..e anche tanto. Il nome La Piojera fu dato da Arturo Alessandri Palma nel 1922, quando, ancora Presidente del Cile, era stato invitato dal direttore della polizia giudiziaria per vedere dove la gente comune andava a mangiare e bere. Vedendo l’aspetto del locale molto povero ed il tipo di clientela (soprattutto proletariato), avrebbe esclamato: «“¡¿Y a esta piojera me trajeron?!”» (In questa pidocchiera mi hai portato? ).

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La Piscola

La prima volta che entrai in questo locale ne rimasi affascinata dalla trascuratezza di ogni singolo oggetto posto lí, a prima vista, solo per tappare qualche spazio vuoto ma che nell’insieme donava all’intero ambiente quel tipico stile cileno!! Ci sedemmo ad un tavolo libero e iniziai a guardarmi in giro…pura allegria!!! Tra i veterani scorrono litri di vino pipeño, un vino tipico cileno non raffinato, opaco e intenso dato dalla breve fermentazione e invecchiamento ; la Cola de Mono che di tradizione si trova durante il periodo di Natale e fine anno, composto da aguardiente (un distillato di circa 50 gradi che puó essere di vino, di frutta o di cereali), latte, caffé, zucchero e spezie tra le quali chiodi di garofano, noce moscata e cannella. Tra i giovani il vincitore é il Terremoto!!

Il Terremoto e’ composto da:
150 cl di gelato di ananas a base di latte,
300 cl di vino pipeño blanco,
correzione di granatina per chi lo ama dolce o di fernet a chi piace un po’ piu’ amaro. Il procedimento e’ molto semplice: si inizia con il gelato, si versa il vino e per ultimo il liquore.
La piojera e el Hoyo hanno diffuso questo ”trago” nella cultura popolare del quale non si conoscono le origini ma é certo che il nome gli fu dato dopo il catastrofico terremoto del 1985.

E con questa ultima curiositá la mia breve passeggiata attraverso la cultura del bere cilena termina qui, spero con essa di esser riuscita a farvi sentire per un attimo qui, con me, in viaggio tra le strade di Santiago.

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