Un popolo di santi, poeti e beer lovers. La passione degli italiani per la birra non si placa neanche di fronte alla crisi pandemica, nonostante sia forte la contrazione dei consumi dettata dalle chiusure dei locali.
Se ne è discusso sulla piattaforma di The Digital Event for Eating Out di Italian Exhibition Group, grazie all’incontro “Beer&Food Talks – Nuove esperienze di consumo per il rilancio della birra” organizzato dalla rivista Food Service e moderato dalla responsabile editoriale Monica Nastrucci, che ha coinvolto alcuni responsabili del mondo produttivo, della distribuzione e degli esercizi commerciali.
La contrazione dei consumi nel mercato della birra è stata avvertita forte nell’universo out of home, specie dopo un trend che aveva visto il mercato raggiungere livelli massimi nel 2019, anche in riferimento alle esportazioni delle etichette nostrane. I servizi attivati dal settore hanno tuttavia permesso di contenere le perdite, grazie a un’intraprendenza che contraddistingue gli attori di filiera nel mettere a punto idee, strategie e progetti con dinamismo e spirito d’innovazione, anche in relazione alle nuove modalità di servizio.
Gli interventi hanno illustrato nuove frontiere per gli operatori della birra e nuovi driver da considerare per soddisfare le esigenze emergenti del consumatore. A partire dal tema sicurezza, con la case history illustata da Pietro Nicastro, amministratore delegato di Lowen-Com, e dalle soluzioni adottate dal Gruppo in tema di distanziamento e sanificazione, per un’azienda che sfrutta il vantaggio competitivo derivante dalla scelta strategica di collocare i punti vendita in luoghi ampi e forniti di dehor.
Sicurezza che fa rima con digitalizzazione, foriera di opportunità straordinarie anche per l’efficienza produttiva del settore all’interno del punto vendita. Alfredo Colangelo, direttore commerciale di Birra del Borgo, ha focalizzato l’attenzione sulla ricerca di esperienza del consumatore. Grazie a soluzioni innovative dell’azienda come il crawler, la lattina a riempimento isobarico, o al cook-kit, il cliente può trasportare l’esperienza del gusto del locale direttamente a casa.
Una nuova frontiera per il rilancio dei consumi della birra può arrivare anche dal mondo della mixology e nell’introduzione di un paradigma che vuole identificare la bevanda alcolica come ingrediente per la realizzazione di cocktail, oltre che per i piatti che escono dalle cucine dei grandi chef. Secondo il bar manager Lucio Serafino, il trend è in continua crescita, nonostante una filosofia che radica ancora il cliente su soluzioni standard di consumo.