Ogni giorno al bar arrivano misteriosi rappresentanti di sconosciute birre “Artigianali”? Alcuni ti aspettano sotto casa quando rientri dal lavoro cercando di venderti i loro prodotti? Benvenuto nel mercato libero.
Come non finirò mai di ripetere, la birra è in assoluto il prodotto più vario che ci sia nel panorama merceologico degli alcolici. Alle volte è veramente difficile raccapezzarsi, anche perché, a differenza del vino e di gran parte dei superalcolici, la birra peggiora col tempo. Quindi, quando vai a pensare a una carta delle birre per il tuo locale, devi pensare a prodotti che venderai abbastanza velocemente, quindi scordati di lavorare con un’ ottica di cantina. Queste sono le domande che ti devi ripetere sempre quando pensi di aggiungere o cambiare una birra nel tuo locale.
1- La birra la vuoi vendere o la vuoi bere? Sembra una domanda assurda, ma molte volte si incorre in baristi talmente affezionati ad alcuni prodotti che però non piacciono a nessuno. È molto importante mettersi nei panni del cliente.
2- Le tue birre sono originali? Non sto dicendo di produrtele, ma a parità di qualità, valorizza quei prodotti che non sono presenti nella GDO o che non si trovano presso i tuoi competitor, perché il cliente affezionato a quel prodotto dovrà venire da te per averlo.
3- Il prodotto che vendi ha un marchio spendibile? Vendere una birra è raccontare una storia. Cerca di sapere il più possibile sui prodotti che vendi, così la tua storia sarà una saga e, di conseguenza, il cliente ti sarà fedele.
4- Il prodotto che vendi è sostenibile? Se il birrificio che produce nella tua città prende i malti in Germania, i luppoli in Usa e il lievito in Belgio, non è una birra a km zero. Quindi informati bene prima di pubblicizzare un prodotto, perché la faccia ce la metti te.
5- Il rapporto qualità/prezzo rientra nei tuoi parametri di spesa? Fattore che arriva per ultimo, in quanto è il meno importante, ma che annulla tutti gli altri. Una birra non ha un prezzo oggettivo, ma solo un prezzo percepito. Per un locale può essere economica, per il suo dirimpettaio può essere un furto. Conoscendo i tuoi margini di ricarico puoi sapere se una birra fa o no per le tue tasche. Se non lo è lascia perdere, perché fino a prova contraria siamo commercianti e si lavora per guadagnare.
Ricorda sempre che la birra perfetta non esiste. Quindi segui queste semplici regole e avrai un po’ di chiarezza in più nella giungla del mercato. Il consiglio che dò sempre, ovviamente, è quello di chiedere consulenza a un professionista, ti farà risparmiare un sacco di tempo e ti potrà aiutare a strutturare al meglio il successo della tua proposta birraria.
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