MilanoCaffè si è concluso con un grande successo. Un evento che ha portato l’aroma ed il gusto del caffè nella grande città italiana, con bar, ristoranti e professionisti che sono stati i veri protagonisti delle giornate.
Per tre giorni Milano è stata immersa nell’aroma di caffè. Una bevanda che ha sempre fatto parte della vita milanese, certamente, ma che troppo spesso viene data per scontata. Così MilanoCaffè, il nuovo evento ideato da Comunicaffè con HostMilano come partner, è stata l’occasione per cittadini e turisti di avvicinarsi alla tazzina anche nei suoi aspetti meno scontati. O è diventata occasione di scambi e incontri, come da sempre accade. HostMilano continua dunque a sposare, dopo il successo del Milano Coffe Festival il maggio scorso, quei progetti che sul territorio nascono per promuovere la cultura e la formazione sul caffè, uno dei punti di forza della sua offerta. Non solo nell’espresso, ma anche nei nuovi metodi di estrazione. Il Macrosettore che raccoglie Bar, Caffe, Gelato e Pasticceria copre infatti il 34% sul totale delle aziende, il 63% italiane e il 37% sono estere, provenienti soprattutto da Germania, Stati Uniti, Spagna e Regno Unito.
Pensato in concomitanza con lunedì 1 ottobre, Giornata Internazionale del Caffè, MilanoCaffè ha visto decine di bar e ristoranti offrire una tazzina del tradizionale espresso. Tra questi c’era lo chef più mediatico, e probabilmente il più famoso della città, Carlo Cracco: passando dalla Galleria Vittorio Emanuele dove si trova il nuovo, paludatissimo ristorante chiunque poteva bere un caffè al suo bar. Gran successo con l’evento prontamente rinominato sui social con l’hashtag #MilanoDaScracco, sponsor Wega, barista Emilio Tufano. Caffè in varie forme si diceva. Al Dany Bar, presso la stazione Centrale, è stato possibile degustare bevande, cocktail e combinati a base di caffè chiamati S40, S8, S5 e S2 in onore delle macchine La Spaziale e preparati dal barista trainer Armin Karic. Cofficina, una delle caffetterie specialty aperte negli ultimi anni a Milano, ha proposto agli appassionati alcuni workshop su una delle fasi meno note all’utente finale ma più delicata: la tostatura. Ma c’è stata anche la possibilità di visitare una vera e propria torrefazione, Incas Cafè, che per la prima volta ha aperto le sue porte al pubblico.
Caffè monorigine con varie estrazioni, questi sconosciuti? Mokito ha pensato di portarli al grande pubblico grazie ad alcune Api Piaggio attrezzate, posizionate in varie parti della città, dalla Darsena a Città Studi. Tra gli eventi più bizzarri quello organizzato da CONFIDA – Associazione Italiana Distribuzione Automatica, in collaborazione con Altoga e Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza. Per dimostrare che “la bontà di un caffè prescinde dalla macchina che usiamo per farlo” il campione italiano di Caffè Filtro Alessandro Galtieri ha preparato una degustazione di caffè con un distributore automatico. “La scelta del caffè, la qualità dell’acqua e la regolazione e manutenzione della macchina sono i fattori principali da tenere in considerazione per preparare un buon caffè” ha spiegato il 49enne bolognese, trainer SCA tra i massimi esperti di caffè pregiati e prossimo finalista ai Mondiali del Caffè a Belo Horizonte.
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