Torniamo a parlare della nuova legge n. 166/2016 contro gli sprechi alimentari che favorisce i locali nel sistema di donazioni alle Onlus.
Da oggi sarà più facile per bar, ristoranti e pubblici esercizi, donare le eccedenze alimentari ed alimentare ai circuiti di solidarietà. La nuova legge n. 166/2016 è entrata in vigore lo scorso settembre, anche se in Italia era già presente una legge sull’argomento. La nuova normativa, però, snellisce il sistema, armonizza le disposizioni e semplifica l’iter. In particolare, le norme per i pubblici esercizi riguardano tre campi:
– possibilità di ridurre la tassa sui rifiuti per i più “solidali”;
– semplificazione adempimenti burocratici per donazioni;
– incentivazione dell’utilizzo della doggy bag per tutti i clienti.
Ogni locale potrà comunicare facilmente e telematicamente le proprie donazioni mensili alla Guardia di Finanza o all’amministrazione finanziaria. Si può non inviare se il valore di ogni singola cessione non supera i 15.000, mentre si è totalmente esonerati nel caso si tratti di alimenti facilmente deperibili, come per la maggior parte di bar e ristoranti. Il documento di trasporto, poi, deve essere compilato per ogni singola cessione ma senza grandi specifiche (può bastare anche il solo peso). Le Onlus che beneficeranno degli alimenti dovranno redigere trimestralmente una dichiarazione di utilizzo beni ceduti per fini benefici.
Per l’utilizzo delle doggy-bag sono previste campagne di informazione e sensibilizzazione, così da incentivare l’asporto dei cibi avanzati. Infine, per favorire i locali alle donazioni alimentari, è previsto che il Comune applichi coefficienti di riduzione sulla tariffa dei rifiuti, in relazione alla quantità dei beni ceduti.
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