Sono molto fiero di essere stato selezionato nella cerchia dei Barman insigniti dall’ ”Order of Merit”, il prestigioso riconoscimento alla carriera conferito, ai professionisti dell’ospitalità italiani che si sono distinti per la loro professionalità all’estero.
Un riconoscimento internazionale, promosso da Danilo Bellucci (grande amico dei Barman/barmaid), che premiano i giovani e non più giovani che si son distinti nella professione.
Dunque, io non vorrei magnificare ulteriormente le brillanti carriere di questi personaggi che son partiti tutti dalla umile “gavetta” per arrivare a mete inimmaginabili, ma per chi crede che questo nostro mestiere possa essere fatto da chicchessia con estrema facilità.
Pertanto mi rivolgo a quei giovani che potrebbero guardare a questa carriera con fiducia per raggiungere una soddisfacente vita lavorativa, imparando lingue, girando e conoscendo il mondo tramite l’impegno del lavoro che è differente che viverlo da turisti.
Nella categoria dell’ospitalità stiamo attraversando un periodo di notevole improvvisazione.
Non sono sufficienti le tante scuole e Istituti Alberghieri distribuiti in tutt’Italia, ma occorre fare una giusta “gavetta” vicino a bravi professionisti, sia di bar come di sala e cucina, crederci e volere con estremo impegno, serietà e umiltà.
È anche per questo che ho invitato i miei ex alunni e collaboratori nella gestione del mio Cluny Bar di raccontare le loro storie per dare modo a chi si avvicina a questa bellissima professione di capire quale sarà il loro eventuale futuro e l’impegno profuso darà un suo ambito ritorno.
Capirete che non è sufficiente saper servire uno Spritz con un abbigliamento casual per far carriera.
Peppino Manzi
Il prestigioso riconoscimento alla carriera conferito, ai barmen italiani che si sono distinti per la loro professionalità all’estero, è stato affidato nelle mani di due presentatori d’eccezione: l’affermato giornalista enogastronomico Giovanni Angelucci e il Presidente dell’IBA (International Bartenders Association) Giorgio Fadda.
L’ideatore dell’Order of Merit, Danilo Bellucci, dopo una vita da responsabile delle relazioni pubbliche in Philip Morris, iniziò già assegnando questo tipo di riconoscimento nel mondo del golf, quando Merit organizzava il suo importante circuito internazionale dedicato, decidendo poi di declinarlo nel mondo della mixology.
“Non è una gara perché di gare ne abbiamo fin troppe! È un onore al merito, le firme nel mondo dei cocktail bar sono diverse e numerose, alcune molto famose, ma di altre si parla ancora poco”, sottolinea Bellucci.
Professionalità e talento non hanno confini, ed è stato così che grazie al lavoro dell’agenzia di comunicazione e marketing Strixia di Andrea Fasola Ardizzoia, si è potuto collegarsi con tutti i premiati da ogni parte d’Italia e del mondo: da Las Vegas a Miami, dalla Svizzera alla Germania, passando per Gran Canaria, Roma, Milano, Abruzzo, Courmayeur, Stresa, Capri e Montecatini Terme.
Gli insigniti sono stati ben 22, 4 le menzioni speciali e una alla memoria.
Un’importante proclamazione non solo per i protagonisti coinvolti ma per il mondo della miscelazione tutto, perché l’assegnazione dell’Order of Merit riveste certamente un alto valore al merito riconosciuto, ma è anche lustro per un settore che tanto è amato nel mondo.
“Il simbolo dell’Order of Merit è un faro, tanto caro al mio animo, che vuole rappresentare un sogno, una traiettoria, una luce che segue e sarà seguita. Ho creduto, credo e crederò nei barmen, niente di meno ma sempre di più. Vi prometto che ci rivedremo presto tutti insieme”, conclude con il sorriso Danilo Bellucci.
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