La pizza in barattolo è una delle tante invenzioni enogastronomiche che ha il sapore di un’americanata, ma che guarda con favore al delivery. Certo non una bella sorpresa per chi ama la tradizione, ma un’idea originale per chi è affezionato alla consegna a domicilio.
In questo periodo in cui le restrizioni e le chiusure dei locali hanno caratterizzato le nostre giornate, i gestori si sono dovuti adattare proponendo anche soluzioni alternative. La pizza in barattolo è una di queste, essendo una monoporzione da consegnare a casa che potrebbe destare curiosità nei consumatori.
Tra le tante nuove ricette che si sono inventate, la caratteristica comune era quella della trasportabilità nelle consegne e della qualità inalterata del cibo. La pizza in barattolo rientra tra le idee più originali, anche se è già presente in America.
Una pizza non rotonda farà di certo storcere il naso ai più tradizionalisti, per non parlare poi del fatto che va mangiata col cucchiaio. Davvero possiamo chiamarla pizza?
La composizione è semplice: una margherita scomposta che viene inserita in un barattolo a strati di impasto, pomodoro, mozzarella, formaggio e basilico. Una sorta di torta a strati che si mangia con il cucchiaio. Un prodotto che si può presentare anche come aperitivo e che può essere preparato anche con altri gusti o ingredienti.
Come dicevamo, la pizza in barattolo è un prodotto che sta andando molto di moda non solo in Usa, ma anche in altri Paesi, come ad esempio la “pizza in a jar” del Woodbox Cafè di Nuova Delhi.
Non sappiamo se in Italia, la vera patria della pizza, questo prodotto potrà sfondare, sia nei locali durante gli aperitivi sia nei delivery. Per ora la tradizione sembra vincere sull’innovazione.
Foto (hostelbookers.com)