Torniamo a parlare ancora dei pre-batched cocktails, drink serviti direttamente dalla bottiglia perché preparati precedentemente dal barman. Voi cosa ne pensate?
Sempre più spesso, in questo ultimo periodo, mi pongo dei quesiti sul mondo della miscelazione e sulla varietà di tecniche che possono essere eseguite, tutte in evoluzione.
Mi piacerebbe conoscere il vostro parere riguardo ai cocktail in bottiglia (conosciuti come pre-batched cocktails) serviti nei bar, per intenderci non dalle catene o dalla grande distribuzione.
Un cliente si siede al banco e il bartender, in modo molto semplice e veloce, versa nel bicchiere da una bottiglia, comune o raffinata che sia, il cocktail ordinatogli. Stiamo parlando come detto dei pre-batched cocktails. Voi cosa ne pensate?
Sull’argomento ci sono diverse filosofie e scuole di pensiero, e tengo a precisare che questo articolo non vuole schierarsi né dall’una né dall’altra parte, ma solamente riportare i pro e i contro di queste tecnica in base ad opinioni di operatori e non del mondo bar.
Come mai ti è stato servito un drink pre-confezionato? Sarà la crescente popolarità dei pre-batched cocktails, oppure la sempre maggiore necessità di un servizio rapido, misurazioni precise e temperature di servizio perfette?
Immaginiamo cocktail che contengano molte parti nobili, i batch aiutano a ridurre la quantità di passaggi per produrre un drink finale di qualità. Oppure in locali con tiki punch con più di 10 ingredienti, i bartender possono raggruppare la parte stabile (ad es. 5 ingredienti) e, al momento dell’ordine, ultimare la bevanda con il resto degli ingredienti più delicati, come ad esempio gli agrumi, succhi freschi, uova o creme.
C’è , in effetti, da valutare bene il deterioramento degli ingredienti nei pre-batched cocktails: ad esempio in un old fashionad la presenza dello zucchero non farà conservare quest’ultimo per più di 1/2 settimane;
Si prestano invece molto bene i martinis, i negronis, manhattans ecc., da imbottigliare per meglio conservarli valutando il processo di ossidazione.
Altro vantaggio da non sottovalutare è il fattore ghiaccio.
Sappiamo tutti che il miscelare serve a donare diluizione e temperatura al cocktail finale, ma qual è il giusto rapporto tra corretta diluizione e corretta temperatura?
Ricordiamoci che nella preparazione di un pre- batched cocktail possiamo decidere se diluire già il drink così da rendere il fattore ghiaccio quasi irrilevante.
Ovviamente non tutti i drink sono ideali da “imbottigliare”, vedi i muddled cocktail o cocktail finiti con presenza di ingredienti che andrebbero normalmente shakerati, per non parlare di un cocktail gassato. Certo perché, ovviamente, possiamo imbottigliare anche uno sparkling cocktail con qualche piccola accortezza (come un soda steam o un thermo whip). Si prestano bene gli spritz, i palomas, gin tonic ecc, ma di questo ne parleremo in un prossimo articolo, così come faremo per i cocktail “on tap”.
Immaginate anche la praticità di un cocktail in bottiglia per un party, un pic-nic, una celebrazione oppure il servizio al tavolo di un cocktail direttamente dalla bottiglia, può avere il suo fascino non credi?
Provate a sfogliare gli Oxford Night Cup del 1827 e troverete una serie di ricette che devono essere imbottigliate e conservate per essere bevute in seguito, oppure il leggendario compendio di Jerry Thomas “How To Mix Drink” del 1862, che includeva anche ricette per cocktail creati esclusivamente per l’imbottigliamento: gin punch, victoria punch, nectar punch e bottle cocktail (un vivace mix di brandy, amari, sciroppo di canna e curacao).
Pensate invece che le bevande pre-miscelate privino i clienti di un tocco professionale, della teatralità e delle movenze del bartender?
Magari può esserci meno spettacolo ma, in fondo, i clienti cercano più attenzione e conversazione con i bartender giusto?
Cosi come un esecuzione perfetta e veloce può far ricevere più ordini a vantaggio del servizio.
Tutto ciò non ci consente di sporgerci in modo seducente al bancone del bar e guardare un cast di bartender esibirsi in qualcosa di simile a una recita ben provata?
Simone Di Leonardo
Ig@Think_back_to