Non un bel momento per i bar e i locali del centro storico di Roma, per i quali fino al 31 ottobrec’è il divieto di vendita e somministrazione alcolici. Ecco alcuni commenti.
Dopo la serie di controlli anti-alcol a Roma, e dopo l’ordinanza del Sindaco Virginia Raggi che vieta vendita, somministrazione e consumo di bevande alcoliche e superalcoliche in alcune aree della capitale, molti sono i commenti da parte di gestori di bar e locali pubblici, che sembrano sempre più in difficoltà. A parlare per primo è stato Fabio Spada, Presidente Fipe Roma:
“I pubblici esercizi sono l’unico antidoto alla deriva negativa che sta vivendo il centro storico di Roma soffocato da minimarket e attività di vario genere che la sera vendono esclusivamente alcol. Per questo è necessario che le politiche di governo del territorio valorizzino proprio i pubblici esercizi anche per evitare che i divieti generalizzati lascino spazio all’abusivismo”.
Il provvedimento scadrà il 31 ottobre, ed è valido in maniera specifica per il centro storico, dove da tempo i take away, i chioschi e i mini-market vendono alcolici già dal tardo pomeriggio, creando problemi di sicurezza e decoro. Ecco perché ci si augura che anche la situazione di questi ambulanti venga regolamentata alla pari dei pubblici esercizi e dei bar. Spada suggerisce che “la somministrazione di bevande alcoliche venga riportata all’interno dei pubblici esercizi senza ulteriori limiti che, al contrario, farebbero solo il gioco degli abusivi.”.
di Fabio Renzetti
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