Una nuova idea di business potrebbe sconvolgere il mercato del bar: una capsula per preparare cocktail senza difficoltà.
L’idea è di tre fratelli argentini cresciuti in Italia, Patricio, Tomas e Sebastian Folatelli. In Italia si sono formati professionalmente, e ora sono tornati in Argentina per realizzare il loro business, fatto di una capsula, Smart Drink, per preparare facilmente cocktail con un bicchiere speciale. L’idea è nata osservando un barman mentre preparava un drink, e così i tre hanno pensato di velocizzare le operazioni e permettere a tutti di realizzare il proprio cocktail preferito a casa. Il cliente può comprare le capsule (6 gusti tra cui Cuba Libre e Sex on the Beach) e la inserisce in un bicchiere senza fondo. Togliendo la pellicola, si inseriscono ghiaccio e soda ed il drink è fatto. Il finanziatore è un utente di Ebay, che ha realizzato il prototipo in 3D ed ha versato ben 300 mila dollari.Il prodotto è distribuito grazie alla formula della licenza, con amici che ne acquistano a stock e lo rivendono, e così la diffusione è stata capillare. Una scatola con 6 capsula ha un costo di 30 euro, ed ora i tre fratelli sembrano voler lanciare il prodotto anche in Italia.
Un’idea sicuramente buona, ma rimangono forti dubbi sulla qualità finale del prodotto. Chi controlla la qualità delle materie prime e tutto il meccanismo di distribuzione? E che fine fa la professionalità del barman? Il cocktail che assaggiate al bar ha in se anche un valore “professionale”, quello della tecnica e dell’esperienza del barista, che molto spesso è una persona di cui vi fidate. In un momento in cui siamo alla ricerca della massima professionalità professionale, gli Smart Drink vanno totalmente nel senso opposto, rilanciando una cultura del fai da te che è quanto di più negativo si possa trovare. Senza tralasciare il concetto dell’isolamento verso cui andrà chi deciderà di usare le capsule a casa. Le persone, così, finiranno per non uscire più di casa, abbandonare i luoghi pubblici e la socializzazione.
Starete pensando che lo stesso discorso può valere per le capsule di caffè, ma non è così, perché nel caffè non c’è e non può esserci la preparazione che un barman mette nel proprio cocktail, e che è elemento discriminante, così come il servizio, il bicchiere giusto e un sorriso…che una capsula non potrà mai farvi.
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