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exhibition flair

Una piccola “contesa” spesso sorge tra gli intenditori di flair, per chi preferisce una delle due varianti del bartending acrobatico. Vediamo le differenze e i diversi stili del Working Flair e dell’Exhibition Flair.

Già, perché i due stili non sono esattamente simili: il Working Flair è formato da tecniche di movimenti rapidi e morbidi, eseguiti in velocità per non creare un’attesa inutile al bancone, mentre l’Exhibition Flair deriva la sua nascita dalla voglia di intrattenere gli ospiti con spettacoli di bartending acrobatico, detto anche freestyle.

Il Working Flair è molto utilizzato per un servizio al cliente veloce ma di grande effetto. Richiede comunque la conoscenza di tecniche acrobatiche con shaker e bottiglia, anche se non è prevista la rotazione delle bottiglie, in questo caso piene d’alcol, a differenza dei movimenti funambolici dell’Exhibition Flair. Quest’ultimo viene spesso finalizzato alle competizioni, oppure per creare un intrattenimento nel proprio locale o presso stand ed eventi di promozione. 

barman flair

Quindi, ricapitolando:

🍸 EXHIBITION FLAIR 🍸

* Utilizza solo bottiglie vuote o con al max 2 once di prodotto allo solo scopo di attirare l’attenzione del cliente e indurlo ad ordinare.

* A differenza del Working flair, nell’exhibition flair non si costruiscono cocktail

* Sono ammesse rotazioni, lanci delle bottiglie simili al Juggling circense

🍸 WORKING FLAIR 🍸

* Utilizza tecniche acrobatiche con shaker e bottiglie piene d’alcol allo scopo di costruire uno o più cocktails.

* A differenza del Exhibition flair nel working flair le acrobazie non prevedono rotazioni delle bottiglie,essendo esse piene d’alcol e i movimenti risultano essere più plastici e morbidi.

* Il Working flair viene introdotto al fine di attirare l’attenzione del cliente e indurlo a ordinare.

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